Federveicoli, chiede ripristino crediti d’imposta per incentivi sospesi

di Redazione Wall Street Italia
8 Novembre 2010 17:00

(Teleborsa) – A causa di anomalie riscontrate nell’utilizzo in compensazione dei crediti d’imposta previsti dal DL 5/2009 e relativi agli incentivi per il rinnovo del parco autoveicoli e motoveicoli erogati nel 2009, il 27 ottobre scorso, con la risoluzione n.113/E, l’Agenzia delle Entrate ha disposto la sospensione a tempo indeterminato dei relativi codici tributo. Le anomalie consisterebbero in “un significativo scostamento rispetto agli stanziamenti nel bilancio dello Stato delle somme destinate al finanziamento dei crediti d’imposta …” – si legge nel testo della risoluzione. Si tratterebbe, quindi, di un’errata stima del ricorso agli incentivi che, è bene ricordarlo, non avevano alcun tetto di spesa nel disposto legislativo. “Questo impedirà alle Case Costruttrici di autovetture, di motocicli e di veicoli commerciali leggeri di recuperare come credito d’imposta la somma anticipata ai Concessionari e, in definitiva, ai Consumatori – ha dichiarato Eugenio Razelli, Presidente di FEDERVEICOLI – per favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti con veicoli nuovi eco-compatibili. Le perdite che ne deriveranno per le Case Costruttrici di autoveicoli e motoveicoli andranno a penalizzare un comparto già profondamente segnato dalla crisi non ancora trascorsa, ma, soprattutto, una simile decisione compromette ogni principio di buona fede del rapporto fisco-contribuente, visto che le nostre aziende, confidando nella previsione normativa, per la campagna incentivi 2009 si sono pesantemente esposte, anticipando somme che avrebbero dovuto recuperare in sede di dichiarazione dei redditi. FEDERVEICOLI richiede quindi all’Agenzia delle Entrate l’urgente ripristino dei codici tributo per la campagna incentivi 2009”.