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FEDERAL RESERVE: ECCO COSA DECIDERA’

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(WSI) – Tassi di interesse: contrastati i tassi di mercato in area euro, con i listini azionari in forte calo. Il differenziale 2-10 anni è passato a 198 pb da 194, mentre quello sul decennale Italia-Germania resta intorno a 80 pb. La Commissione europea ieri ha rivisto al rialzo le stime di crescita che vedono per l’area Euro un Pil a -4% nel 2009 e +0,7% nel 2010, mentre per l’Italia quest’anno è atteso un calo del Pil del 4,7%, a fronte di un +0,7%.

La Grecia ha prezzato il nuovo bond sindacato a 15 anni con scadenza 2026 per un ammontare di 7 Mld€, con un rendimento di 142 pb sopra il tasso del benchmark midswap. La domanda è stata pari a circa 9Mld€. Weber, a pochi giorni dalla riunione della Bce, ha dichiarato che le misure di stimolo verranno eliminate automaticamente segnalando la possibilità di non rinnovare nel 2010 l’asta ad un anno, pur mantenendo l’allocazione piena delle richieste. In Francia il governatore della Banca Centrale Noyer ha affermato che le banche del paese hanno restituito più della metà degli aiuti governativi ricevuti (13,3 Mld€ su 20,8 Mld€ ricevuti).

Sul fronte azionario segnaliamo che la General Motors ha deciso di non cedere più la controllata europea Opel, cancellando così gli accordi preliminari con Magna-Sberbank. Il governo tedesco da parte sua ha chiesto la restituzione del prestito da 1,5 Mld€. Sul decennale la resistenza si colloca a 3,32%. Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla parte a lungo termine in attesa del comunicato successivo alla fine della riunione della Fed iniziata ieri.

Sul mercato azionario sono arrivate le notizie di due grosse acquisizioni: quella del gruppo ferroviario Burlington Nothern Santa Fe da parte del fondo Berkshire di Warren Buffett per un controvalore di circa 27Mld$, in parte in cash ed in parte tramite azioni. Si tratta della più grossa acquisizione effettuata dal fondo di Buffett, che ha definito l’operazione una scommessa sul futuro dell’intera economia Usa. L’altra acquisizione degna di nota è stata quella di Black&Decker da parte di Stanley Works per un controvalore di circa 4Mld$.

I listini azionari hanno chiuso la giornata sostanzialmente invariate alla vigilia del citato evento del giorno rappresentato dal comunicato della Fed. Scontato il mantenimento dei tassi fermi in prossimità dello 0%. L’attenzione si focalizza piuttosto sulla possibilità che la Fed possa anche solo lievemente cambiare il riferimento al mantenimento dei tassi fermi per un periodo esteso di tempo. L’ipotesi che riteniamo più verosimile è che il comunicato prenda atto dei segnali più positivi giunti dal fronte macro (ultimo dei quali il recente rialzo dell’indice Ism manifatturiero), confermando la possibilità che entro marzo si esaurisca il piano di acquisto di titoli aventi come sottostanti mutui per un importo di circa 1800Mld$.

La possibilità di un cambio del linguaggio in tema di permanenza dei tassi fermi potrebbe emergere in sede di pubblicazione delle minute dell’incontro odierno, con possibilità di un cambio effettivo nel corso dell’ultimo Fomc dell’anno, quello del 16 dicembre. Oggi è attesa anche la pubblicazione degli ammontari in emissione la prossima settimana sul comparto a 3,10 e 30 anni. Il totale atteso è di circa 80Mld$. L’incremento delle emissioni sul segmento a lungo termine rientra nell’obiettivo dichiarato del Tesoro Usa di allungamento della duration media del debito dagli attuali 4 anni a fino a 7 anni.

Valute: Dollaro in deprezzamento vs. Euro questa mattina, dopo essersi spinto ieri fino a 1,4626 in concomitanza con pressioni al ribasso sui mercati azionari. Il focus oggi è interamente sulla decisione della Fed: un mancato cambiamento della parte del comunicato relativa al mantenimento dei tassi fermi per un periodo esteso di tempo, potrebbe comportare vendite di Dollari fino ad area 1,4850. Lieve deprezzamento notturno per lo Yen verso Euro e Dollaro sulla scia del recupero delle borse asiatiche. Verso Dollaro i livelli da monitorare per oggi sono il supporto in prossimità di 89 e le resistenze a 90,70 e 91,60. Verso Euro il livello di supporto più vicino si colloca a 131,70, mentre le resistenze in area 134-134,40 e 136.

Materie Prime: tra gli energetici rimbalza il greggio Wti (+1,9%) in attesa dei dati sulle scorte Usa di oggi pomeriggio. Positivo anche il gas naturale (+2%). In calo i metalli industriali guidati dai ribassi di nichel e rame (entrambi -1,5%). Tra i preziosi nuovo record dell’oro in prossimità dei 1090$/oncia grazie all’entusiasmo portato dall’operazione tra Fmi e la banca centrale indiana. Tra gli agricoli in rialzo zucchero (+2,9%) e mais (+2%), in calo il caffè (-0,9%).

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