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Fed: segnali di miglioramento, ma si corre il rischio di inflazione

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New York – Nel periodo compreso tra meta’ gennaio e meta’ febbraio alcune societa’ manifatturiere e di vendite al dettaglio hanno riscontrato un certo successo nell’intento di alzare i prezzi, una delle precondizioni chiave perche’ l’inflazione rimanga sostenuta minacciando di oltrepassare i livelli prefissati dalle autorita’ di politica monetaria.

Le aziende americane sono tornate ad avere il potere di alzare i prezzi al consumo senza correre il pericolo di perdere quote di mercato. E’ una delle notizie piu’ importanti che emerge dall’ultimo Beige Book della Federal Reserve, il rapporto sulle condizioni di salute delle principali regione degli Stati Uniti a cura della banca centrale.

Sul report si legge che “in molte circoscrizioni societa’ manifatturiere hanno riconosciuto che stavano iniziando a scaricare al consumatore i costi di produzione in crescita, o che comunque hanno intenzione di farlo in futuro”. Al contempo “in alcune aeree i gruppi di vendite al dettaglio hanno detto di aver alzato i prezzi oppure di avere intenzione di farlo nei prossimi mesi”.

Un altro ingrediente fondamentale dell’inflazione, l’incremento degli stipendi, e’ invece rimasto ampiamente assente. Nel complesso l’economia e’ migliorata a un passo “tra il modesto e il moderato”.

Buona la crescita dell’attivita’ manifatturiera e dei servizi. Le condizioni del mercato immobiliare commerciale sono migliorate in diverse aeree, dove e’ stato riscontrato il primo vero segnale di ripressa nei progetti di fabbriche e uffici da almeno l’inizio della recessione a fine 2007. Gli standard creditizi sono per lo piu’ rimasti invariati o si sono ristretti.