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FED: RIMUOVERE O NO LA FASE ESPANSIVA DI POLITICA MONETARIA?

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva a fronte di un rialzo dei listini azionari. Il differenziale 2-10 anni è salito a 193 pb da 191, mentre quello sul decennale Italia-Germania si mantiene intorno ai 90 pb. I depositi presso la Bce ieri sono saliti a 167 Mld€ da 153 del giorno prima, mentre sono stati acquistati covered bond per un totale di 16,5 Mld€.

All’interno della Bce, Provopoulos si allinea alle dichiarazioni di altri membri che sostengono sia ancora prematuro adottare una strategia di uscita dalle misure anticrisi, aggiungendo che sarà piuttosto difficile scegliere il momento giusto senza danneggiare i bilanci pubblici. Allo stesso modo Quaden, governatore della Banca del Belgio, ha confermato che è ancora presto per eliminare le misure di stimolo. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare con titoli aggressivi in fase di continuazione del rialzo e difensivi in caso di volatilita’ e calo degli indici, basta accedere alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo ora: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!

In Germania il governo si attende una contrazione del Pil del 4-5%, in miglioramento dal -6% previsto in precedenza. Oggi è attesa l’asta del Bund a 30 anni fino a 2 Mld€, mentre in UK è attesa l’emissione di Gilt indicizzati 2042 fino a 750 Mln£. Sul fronte macro sono attesi i dati sugli ordinativi tedeschi di agosto ed il dato finale del Pil dell’area Euro del 2° trimestre. Sul decennale la resistenza si colloca a 3,19% ed il supporto a 3,13%.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia del marcato recupero dei listini azionari, alla vigilia dell’inizio della “stagione degli utili” che inizierà proprio oggi con la pubblicazione della trimestrale di Alcoa, primo produttore Usa di alluminio. Il rialzo dei tassi della banca centrale australiana è stato interpretato dagli operatori come la conferma del fatto che il contesto macroeconomico si sta indirizzando verso un sentiero di recupero della crescita. Occorre però rilevare che l’Australia figurava tra i pochi paesi sviluppati a non aver registrato una fase recessiva in senso tecnico.

Allo stesso tempo aumentano le attese di un effettivo secondo pacchetto di stimolo fiscale Usa, sebbene l’amministrazione Obama sta cercando di evitare di attribuirgli tale denominazione. In pratica si tratterebbe di estendere e semmai amplificare una serie di programmi in scadenza, tra cui ad esempio il credito di imposta da 8000$ per l’acquisto della prima casa (in scadenza a fine anno) o ancora un incremento della spesa per infrastrutture pubbliche con una proroga di 18 mesi del Federal Transportation Funding Program scaduto a fine settembre.

In questo contesto si infoltisce il numero dei membri Fed sostenitori dell’ipotesi di rimozione di una parte della fase espansiva di politica monetaria. Ieri Hoenig, a capo della Fed del Kansas City, ha dichiarato che “occorrerà rimuovere parte della politica molto accomodante prima piuttosto che dopo”. Lo stesso Hoenig ha aggiunto che un tasso di riferimento all’1% o al 2% sarebbe ancora fortemente espansivo. L’asta sul titolo triennale di ieri ha confermato la buona accoglienza da parte degli investitori. Oggi è attesa quella sul decennale. Nel breve resistenza sul decennale a quota 3,30%.

Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro, sebbene in misura non esattamente proporzionale al forte rialzo dei listini azionari. Per oggi confermiamo la resistenza in area 1,4725-1,4770. Lo Yen prosegue l’apprezzamento vs Dollaro arrivando a testare l’area di supporto 88-88,60. La valuta nipponica si è apprezzata anche vs Euro nonostante il rialzo della borsa giapponese (ed asiatiche nel loro complesso). Nel breve resistenza a 131,60, supporto a 129.

Materie Prime: il deprezzamento del Dollaro ha favorito la maggior parte delle commodity. Tra gli energetici il greggio Wti (+0,7%) ha chiuso in rialzo, mentre prese di profitto hanno pesato sul gas naturale (-2,2%). Positivi i metalli industriali guidati da nickel (+3,3%) e rame (+3,3%).Tra i preziosi nuovo record dell’oro (+2,2%), con il contratto ottobre salito fino a 1043,80$/oncia sulla scia di voci secondo cui alcuni paesi mediorientali e la Cina starebbero valutando la possibilità di utilizzare il metallo nella quotazione del greggio, insieme ad un basket di valute. Giornata positiva per le principali materie agricole guidate da mais (+4,9%), grano (+4%) e caffè (+3,2%).

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