(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono rimasti pressoché stabili su tutta la curva ad eccezione del tratto a breve dove si è registrato un lieve calo. Il differenziale 2-10 anni è rimasto intorno ai 191 pb, mentre continua a restringersi quello sul decennale Italia-Germania e Grecia-Germania.
Almunia, commissario agli Affari economici e monetari, in un suo intervento ha dichiarato che i ministri dell’Ue si sono impegnati a fare pressioni sulla Grecia affinché il governo si impegni a ridurre il deficit. Ricordiamo che la Grecia ha rispettato il target del deficit solo nel 2001, mentre a settembre il governo ha rivisto per quest’anno le sue stime del deficit/Pil dal 3,7% al 6%. Secondo Almunia il governo greco dovrebbe inviare una nuova proposta per ridurre il deficit alla Commissione a gennaio per poi essere discussa dai ministri finanziari a febbraio.
A tale proposito Junker, attuale capo dell’Eurogruppo, ha dichiarato di escludere che la Grecia dichiari la bancarotta. Il ministro delle finanze svedese, Borg, ha affermato che oggi i ministri delle Finanze dell’Unione potrebbero raggiungere un accordo sulla supervisione. I dati finali sul Pmi manifatturiero di novembre hanno confermato il rialzo del preliminare, con un valore sopra la soglia 50 punti. L’Islanda in meno di due mesi ha privatizzato la seconda banca, lasciando solo una delle tre principali nella mani del governo.
Secondo il sondaggio di Bloomberg, la prossima operazioni di rifinanziamento ad un anno della Bce del 16 dicembre p.v., potrebbe evidenziare una richiesta intorno ai 150Mld€. Negli Usa tassi di mercato in rialzo soprattutto sulla parte a lungo termine della curva in una giornata in cui è tornato l’ottimismo tra gli operatori sulla scia del venir meno delle tensioni scatenate nei giorni scorsi dal caso Dubai World ed inoltre grazie anche al posizionamento sui livelli massimi degli ultimi cinque anni di indicatori prospettici sul settore manifatturiero cinese.
E’ passato pertanto in secondo piano il ridimensionamento dell’Ism manifatturiero di novembre (da 55,7 a 53,6) all’interno del quale l’arresto del rialzo di alcune componenti come quella sulla produzione, non è stato bilanciato dal recupero di altre (ad esempio nuovi ordinativi ed esportazioni). I mercati azionari pertanto si sono avvicinati nuovamente ai massimi dell’anno.
Plosser, presidente della Fed di Filadelfia, ha dichiarato che a suo avviso la crescita anno su anno del quarto trimestre del 2010 e dello stesso periodo del 2011 sarà pari a circa il 3%, implicando un rialzo dei tassi reali e di conseguenza la necessità di incrementare anche il tasso di riferimento. Lo stesso esponente Fed, ha dichiarato che a suo avviso il basso tasso di utilizzo degli impianti non può essere considerato un indicatore affidabile per ipotizzare un andamento contenuto dei prezzi nel prossimo futuro. Sul fronte obbligazionario gli operatori sono in attesa domani dell’annuncio dei quantitativi in emissione la prossima settimana sul segmento 3,10 e 30 anni.
Valute: Dollaro ancora in prossimità di quota 1,51 verso Euro. L’attesa di nuove corpose immissioni di liquidità da parte delle banche centrali nel mese in corso, spinge gli operatori ad utilizzare il biglietto verde come valuta di finanziamento per i carry trade, comportando il deprezzamento cui si sta assistendo dopo il superamento delle tensioni del caso Dubai World. Nel breve la prima resistenza si colloca a 1,5165. Yen in deprezzamento verso Dollaro ed Euro dopo le dichiarazioni del ministro delle finanze nipponico secondo cui lo Yen “non può essere lasciato così come è” che sembrerebbe lasciar presupporre la possibilità di un intervento. Ribadiamo che a nostro avviso tale ipotesi potrebbe diventare più concreta nel caso lo Yen si spingesse in prossimità di 80 vs. Dollaro. Nel breve resistenza a 132,80 in termini di EurYen.
Materie Prime: in rialzo le principali materie prime. Tra gli energetici positivo il greggio Wti che ritorna sopra quota 78 $/barile, migliora il gas naturale (-1,77%) pur rimanendo in territorio negativo. Tra i metalli industriali il rialzo è stato guidato da piombo (+5,3%) e zinco (+2,1%). Ancora un nuovo record storico (in Dollaro ed in Euro) per l’oro che in mattinata ha superato la soglia 1200 $/oncia. Tra gli agricoli recupero per il cacao (+3,1%), in calo cotone (-1,55%) e grano (-0,9%). Secondo giorno di calo per il mais dopo che gli Usa hanno posticipato la decisione di aumentare l’uso di etanolo fino a metà 2010.
Copyright © Servizio Market Strategy MPS Capital Services per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved