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FED: NUOVO PIANO CONTRO IL RISCHIO INFLAZIONE

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*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva con il differenziale 2-10 anni in rialzo a 216 pb da 211 pb. Si porta sotto i 90 pb invece lo spread sul decennale Italia-Germania, sulla scia della forte contrazione degli spread sui corporate bond che continuano a ricevere una buona domanda, come testimoniato ad esempio ieri il collocamento del bond triennale Fiat da 1,25Mld€ a fronte di una domanda da oltre 10 Mld€. I listini azionari hanno chiuso la sessione di ieri in rialzo sulla scia delle borse statunitensi che hanno beneficiato dei buoni risultati trimestrali. I depositi presso la Bce ieri sono saliti a 193 Mld€ da 178 Mld€, mentre gli acquisti di covered bond ammontano a 2,8 Mld€. La Commissione europea ha messo a punto il documento che detta le regole sugli aiuti di stato agli istituti bancari in difficoltà. Le banche che ricevono aiuti potrebbero essere costrette a cedere alcuni asset, ridurre le acquisizioni o evitare strategie aggressive di marketing. Le nuove norme saranno in vigore fino alla fine del 2010. La Commissione si è inoltre mostrata favorevole all’applicazione di stress test per verificare punti di forza e debolezza degli istituti.

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Negli Usa i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva a fronte della continuazione del forte rialzo dei listini azionari, ai nuovi massimi dell’anno. A guidare l’andamento dei mercati sono stati i risultati trimestrali ed i dati macro migliori delle attese. I dati sulle vendite di case esistenti di giugno hanno registrato un incremento del 3,3% dall’1,3%, il valore più alto da febbraio, migliori delle attese anche i dati sui sussidi alla disoccupazione. Sul fronte trimestrali invece Ford e AT&T hanno riportato risultati migliori delle attese. Ford ha infatti beneficiato del piano di ristrutturazione del debito e degli incentivi del settore. A sostenere le attività di AT&T, leader statunitense nelle telecomunicazioni, è stato soprattutto il successo dell’iPhone che gli ha permesso di attivare nuove linee telefoniche. A mercati chiusi sono invece risultati deludenti le trimestrali di Microsoft e Amazon. Nel frattempo, il presidente della Fed di St. Louis ha richiamato l’attenzione sulla necessità di adottare un piano contro i rischi inflattivi una volta fuoriusciti dalla fase recessiva. Il dibattito sulla ripresa o meno di un’elevata dinamica dei prezzi, rimane uno dei temi più dibattuti all’interno della Fed, alimentato soprattutto dai rischi insiti nell’elevato livello di liquidità in circolazione. Il clima di maggior ottimismo è stato alimentato anche da notizie positive arrivate dai paesi emergenti: la banca centrale brasiliana ha tagliato il tasso di riferimento di 50pb, portandolo al nuovo minimo storico dell’8,75%. L’indice Embi+ spread si portato sotto quota 400pb, ai minimi dallo scorso settembre. Nel breve rimane confermato il supporto sul decennale a quota 3,45%.

Valute: Dollaro in apprezzamento questa mattina vs. Euro, malgrado il marcato recupero dei listini azionari. Si tratta di un andamento anomalo rispetto a quello invece registrato nei giorni scorsi, che in buona misura aveva rispecchiato le vicende degli indici azionari. E’ stata per ora confermata la tenuta della resistenza a quota 1,4275 che ribadiamo anche per oggi. Deprezzamento invece per lo Yen sia verso Dollaro che verso Euro, in linea con l’andamento positivo del Nikkei, che ha chiuso la settimana con un +5,8%.

Materie Prime: nella giornata di ieri chiusura positiva per il comparto. Unica eccezione il gas naturale che ha chiuso con una perdita di quasi 6,5 punti percentuale. Positivi gli altri energetici, con il greggio che continua a salire, chiudendo a 67,16$/b. Forti rialzi anche per gli agricoli, guidati dal mais che avanza quasi del 6%, dopo le dichiarazioni del Dipartimento dell’Agricoltura USA, il quale ha sostenuto che, per via delle condizioni metereologiche avverse, gli agricoltori USA hanno ridotto notevolmente le piantagioni di mais e soia. Positivi anche i metalli industriali, in particolare l’alluminio (+2,72%) dopo i dati positivi del mercato immobiliare e automobilistico. Bene i preziosi. Ancora debole il bestiame.

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