*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva con il decennale che si è portato sotto il 3%. Seduta positiva invece per i listini azionari che hanno visto un recupero del settore automobilistico e bancario. Continua a scendere l’inflazione. In area Euro il dato preliminare di marzo ha registrato un tendenziale allo 0,6% a/a dal precedente 1,2% a/a, il che potrebbe indurre a pensare ad un tendenziale negativo già nel mese di giugno. In Italia il dato ha registrato un rallentamento rispetto al dato di febbraio, raggiungendo il minimo degli ultimi quaranta anni. In Germania le vendite al dettaglio di febbraio hanno registrato un forte calo a fronte di un rialzo del tasso di disoccupazione.
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I dati confermerebbero la difficile fase congiunturale dell’economia tedesca, che potrebbe iniziare ad evidenziare segnali di lieve recupero solo dopo l’implementazione dei piani di stimolo del governo previsti nella seconda parte dell’anno. Intanto l’Ocse nel suo outook ha ridotto le stime di crescita dell’area euro prevedendo per il 2009 una contrazione del 4,1% e dello 0,3% per il 2010. L’Organizzazione ha aggiunto che l’area ha bisogno di ulteriori riduzioni dei tassi di riferimento e di misure di quantitative easing. Per la Germania la contrazione dovrebbe essere del 5,3%, mentre per l’Italia del 4,3%. Continua la riduzione dei rating dei paesi dell’est Europa. Ieri è stata la volta dell’Ungheria che ha ricevuto una riduzione di rating da Moody’s che ha portato il giudizio sul debito estero a lungo termine a Baa1 da A3 con outlook negativo.
In attesa della riunione della Bce di domani e del G20, gli operatori oggi seguiranno l’andamento dei mercati statunitensi ed eventuali nuove notizie dal fronte corporate. Negli Usa tassi di mercato in calo in una giornata caratterizzata dal recupero dei listini azionari grazie principalmente al comparto finanziario. Il mese di marzo si è così concluso con una performance di circa l’8,5% in termini di indice S&P500. Si tratta della migliore variazione positiva mensile dell’indice dal 2003, malgrado l’erosione di una parte consistente dei guadagni negli ultimi giorni. Lo stesso indice infatti presentava al 26 marzo un recupero da fine febbraio nell’ordine di circa il 13%. Sul fronte macro si è registrato un lieve recupero della fiducia dei consumatori a marzo, grazie al miglioramento della percezione di un miglioramento delle condizioni prospettiche a fronte invece della continuazione del calo dell’indice corrente. Continua a peggiorare anche la percezione della situazione sul fronte occupazionale, lasciando aperta la possibilità di perdite ancora consistenti di posti di lavoro nei prossimi mesi, come potrebbe già confermare il dato di marzo in pubblicazione domani.
In questo contesto sono arrivate anche le forti revisioni al ribasso delle stime sul Pil Usa dell’Ocse, portate a -4% e 0%, rispettivamente nel 2009 e nel 2010. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la Fed di New York starebbe esercitando pressioni sulle 9 banche aderenti alla clearing house Intercontinental Exhange, affinché consentano l’accesso anche ad altre tipologie di clienti tra cui gli hedge fund, soprattutto per la chiusura di contratti di CDS. Nel breve confermato il supporto sul decennale a 2,61%.
Valute: Dollaro in deprezzamento ieri verso Euro in seguito al recupero dei mercati azionari. L’attesa ora è per l’esito del G-20 di domani. Nel caso di una conclusione dell’incontro con decisioni inerenti soprattutto linee guida di principio (ipotesi più probabile) rimandando ai mesi successivi decisioni operative, si potrebbe assistere ad un recupero più consistente del biglietto verde. Nel breve il supporto è in prossimità di 1,31. Il livello di 1,30 appare al momento quello principale che separa il cross dai minimi del 2008 in prossimità di 1,23. Dopo il marcato deprezzamento di ieri, c’è stato un lieve apprezzamento dello Yen nel corso della notte, nonostante il forte rialzo della borsa giapponese. Verso Dollaro la resistenza da monitorare si colloca a 99,70. Per le prossime sessioni verso Euro la resistenza si colloca a 134,50, il supporto a 126,40. Il report Tankan del primo trimestre ha evidenziato che la fiducia delle grandi imprese manifatturiere giapponesi è scesa al nuovo minimo storico.
Materie prime: : ieri ha recuperato il greggio Wti anche se questa mattina le quotazioni sono nuovamente in calo. Positivi i metalli industriali ad eccezione dell’alluminio (-0,2%). Contrastati anche i preziosi con oro (+0,8%) ed argento (-0,4%). Tra gli agricoli forte rialzo della soia (+5,3%) nonostante l’Usda abbia annunciato che gli agricoltori aumenteranno gli acri per la coltivazione di tale prodotto (+0,4% a/a rispetto al +4,5% atteso dal mercato). Quotazioni in rialzo anche per grano (+4%) e mais (+4,8%).
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