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FED E EXIT STRATEGY: COSA DIRA’ BERNANKE?

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro il tasso di rendimento sul tratto a due anni è tornato sopra l’1%, mentre sul tratto decennale si è assistito ad un leggero rialzo, portando lo spread sul 2-10 anni a 211 pb da 214. Si restringono anche i differenziali vs. Germania con riferimento ai titoli dei paesi periferici. A favorire la riduzione hanno contribuito le voci di un possibile piano di salvataggio a favore dei paesi in difficoltà.

Secondo il Wsj la Germania insieme ad altri membri dell’Ue stanno considerando un piano che consisterebbe in garanzie offerte alla Grecia ed altri membri della zona Euro delle garanzie sui prestiti. Un portavoce del ministro delle finanze tedesche ha dichiarato che al momento non è stata presa alcuna decisione ufficiale. Il Wsj cita però alcune dichiarazioni dello stesso ministro delle finanze tedesco Shaulbe, secondo cui non vi sarebbe alternativa al piano di salvataggio. Come evidenziato dal Wsj, l’interesse tedesco e francese al piano di salvataggio è dettato dai forti legami tra i sistemi bancari dei due paesi soprattutto verso la Grecia. I dati della Banca dei Regolamenti Internazionali del terzo trimestre 2009 evidenziano infatti che su un’esposizione verso l’estero di circa 300Ml$, circa 75Mld$ sarebbero in capo a banche francesi e 43Mld$ a banche tedesche. Inoltre le banche regionali (cosiddette Landesbank) sarebbero state piuttosto attive sul mercato dei Cds vendendo protezione vs. rischio default sul debito greco.

Importante a tale riguardo potrebbe essere la riunione dei capi di stato dell’Ue attesa per domani. In mattinata Moody’s ha dichiarato che Spagna e Portogallo non hanno gli stessi problemi di debito della Grecia, mentre Fitch ha affermato che per il Portogallo il rischio default è vicino a zero. Intanto in Spagna il sindacato ha raggiunto un accordo con i lavoratori sulla limitazione degli aumenti salariali per i prossimi tre anni tra 1%-1,25% all’anno. In Italia invece è stato annunciato che gli incentivi del governo si concentreranno su settori diversi dall’auto. Sul fronte del debito oggi in Germania sarà riaperto il Bund 2020 fino a 5 Mld€, mentre in Italia avremo l’asta sul Bot a 12 mesi per 7 Mld€, mentre non sarà effettuata la canonica asta sul Bot tre mesi. Secondo una notizia Reuters, il Portogallo starebbe programmando l’emissione di un bond decennale in euro.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo soprattutto sul comparto a lungo termine, sulla scia del recupero dei listini azionari, con l’indice Dow Jones riportatosi nuovamente sopra quota 10000 punti. Il contributo maggiore al rialzo delle borse è stato offerto dal comparto energetico e più in generale da quello delle materie prime. Il recupero dei listini è stato innescato in buona misura dalle notizie europee sul piano di salvataggio. Il forte impatto di queste notizie sull’andamento dei mercati Usa evidenzia di fondo l’implicita attenzione degli operatori anche alla situazione dei conti pubblici Usa. Sul fronte emissioni obbligazionarie, ieri l’asta da 40Mld$ sul comparto triennale ha ricevuto una buona domanda soprattutto da banche centrali estere. Oggi è attesa l’emissione da 25Mld$ sul comparto decennale. L’attesa audizione di Bernanke davanti alla commissione servizi finanziari della camera, non sarà fisicamente tenuta dal presidente della Fed a causa delle proibitive condizioni meteo determinate dalla neve. Verrà comunque pubblicato il testo del discorso che riguarderà l’importante tema delle exit strategy.

Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro dopo la notizia di un possibile piano di salvataggio europeo che ha probabilmente innescato anche ricoperture sulle ingenti posizioni speculative che puntavano ad un ulteriore deprezzamento della valuta unica. Nel breve l’area 1,38 rimane ancora un’importante resistenza. Yen in lieve deprezzamento verso le principali valute sulla scia del rialzo delle borse mondiali. Il cross vs Euro sembrerebbe aver superato la resistenza a 123,30, con il livello successivo collocato a 124,50. Nella notte si è assistito ad un lieve deprezzamento dello Yuan cinese verso Dollaro dopo il dato relativo alle esportazioni cinesi nel mese di gennaio risultato inferiore alle stime (+21% a/a anziché +28%).

Materie Prime: il rimbalzo delle borse ed il deprezzamento del dollaro hanno favorito un altro recupero delle materie prime. Tra gli energetici bene il greggio Wti (+2,6%) in attesa dei dati sulle scorte che erano previsti per oggi, ma sono stati rinviati a venerdì. Negativo il gas naturale (-2,1%). In rialzo i metalli industriali guidati dallo zinco (+4,1%). Bene anche i preziosi con l’argento in rialzo del 2,3%. Negativi gli agricoli ad eccezione del cotone (+4,3%).

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