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Fed: ancora tanta divergenza su nuovo programma acquisti di asset

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro ieri si è assistito ad un rialzo degli spread che hanno risentito dell’attesa per il piano greco e delle indiscrezioni secondo cui il piano di salvataggio potrebbe essere rimandato a dopo le elezioni di aprile.

Ieri i due leader greci Papandreou e Samaras, responsabili rispettivamente dei due principali partiti del paese, Pasok e Nuova Democrazia, hanno inviato alla Troika una lettera con l’impegno a rispettare le misure anche dopo le elezioni.

La lettera di Samaras lascia però ancora aperta la possibilità di modifiche dopo le prossime elezioni previste ad aprile.

Il quotidiano Ft ha riportato che, nel corso dell’eurogruppo Germania, Olanda e Finlandia avrebbero richiesto l’impegno scritto anche dei partiti di minoranza greci, arrivando a discutere apertamente della possibilità di posporre le elezioni greche.

FT aveva in precedenza riportato anche come gli stessi tre paesi stiano spingendo per una fuoriuscita della Grecia dall’area Euro.

Il presidente dell’Eurogruppo, Juncker, dopo la riunione ha dichiarato che rimangono ancora punti da chiarire, come “specifici meccanismi per rafforzare la sorveglianza del programma di risanamento ed assicurare la priorità al servizio del debito”.

Ha inoltre confermato di aver ricevuto rassicurazioni sul supporto dei due principali partiti greci, aggiungendo che sono stati fatti progressi nell’identificazione delle misure necessarie per coprire il buco da 325 Mln€, senza però fornire dettagli.

Secondo il ministro delle finanze Venizelos, il governo ha deciso le modalità di copertura dei 325 Mln€ che mancavano alle misure da 3,3 Mld€ richieste dalla Troika, aggiungendo che saranno prepararti dall’euro working group domenica in modo da avere tutto pronto per la riunione dell’eurogruppo di lunedì.

Allo stesso tempo Venizelos ha affermato che la decisione sul piano di swap sarà annunciata lunedì se i ministri finanziari firmeranno il piano di salvataggio.

L’agenzia di rating Moody’s dopo la revisione del giudizio su nove paesi europei, ha messo sotto revisione il rating di 114 istituti di credito europei, tra cui 24 italiani segnalando la vulnerabilità degli istituti alla crisi del debito. Non sono state risparmiate neanche le assicurazioni.

Il Pil spagnolo del quarto trimestre ha registrato un calo trimestrale dello 0,3%, con un calo di tutte le componenti ed in particolare degli investimenti fissi.

Oggi sono attese emissioni in Francia e Spagna fino a 19,3 Mld€.

Negli Usa listini azionari in calo sulla scia del possibile allungamento della tempistica del tema Grecia.

Inoltre le minute dell’ultimo incontro Fed, pur continuando a sottolineare la debolezza del comparto immobiliare, hanno anche evidenziato che solo pochi membri sarebbero già a favore di un terzo piano di acquisto di asset, mentre altri membri lo sarebbero solo nel caso di deterioramento del quadro macro o se l’inflazione darà segnali di permanenza al di sotto del target del 2%.

Dalle minute è inoltre emerso che, nell’ambito dei 17 membri, Daniel Tarullo ha votato contro la fissazione del target su inflazione al 2%. Sul fronte macro, l’indice di febbraio sulla fiducia dei costruttori ha segnato il quinto rialzo mensile consecutivo, posizionandosi al massimo da maggio 2007.

Valute: debole il cross euro/dollaro che nella giornata di ieri è riuscito ad andare sotto il supporto di 1,31 chiudendo in area 1,305. Questa mattina continua la fase di debolezza con l’euro che si trova in area 1,30, principalmente per le preoccupazioni legate alla situazione finanziaria della Grecia con il possibile slittamento degli aiuti ad aprile. La resistenza si colloca a 1,31 e il supporto a 1,29.

L’euro si è deprezzato anche verso yen con il cross calato in prossimità del supporto 101,80. Dollaro/yen compreso tra la resistenza 79 ed il supporto 78.

Materie Prime: giornata mista per le materie prime. All’interno del Gsci la commodity migliore è stata il cacao (+5,4%) dopo il giudizio positivo espresso da una società di trading di Singapore che si attende un deficit sul mercato nella stagione corrente. Il peggiore è stato il gas naturale Usa (-4,2%) su attese di temperature più miti in arrivo.

In evidenza anche il petrolio con il Brent (+1,4%) salito ai massimi da agosto dopo che la tv di stato iraniana ha annunciato l’interruzione immediata delle esportazioni verso Francia ed Olanda, cui seguiranno quelle verso Italia, Spagna, Grecia e Portogallo. Il ministro del petrolio iraniano non ha né smentito né confermato.

Andamento negativo per i metalli industriali, positivi i preziosi. Misti gli agricoli.

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