
New York – “Insieme, dobbiamo trovare un modo per frenare l’emorragia”. Robert Mueller, numero uno dell’Fbi, non ha alcun dubbio sulla minaccia che gli hacker stanno progressivamente rappresentando per gli Stati Uniti. Tanto che, parlando nel corso di una conferenza a San Francisco, ritiene che gli hacker sostituiranno il terrorismo diventando la prima preoccupazione per il paese.
“Stiamo perdendo dati, stiamo perdendo soldi, stiamo perdendo innovazione”. L’Fbi si sta concentrando insomma sempre di più sui crimini cibernetici, sugli hacker-attivisti. Certo, combattere il terrorismo – per ora – rimane la priorità numero uno per l’Fbi. Ma le cose potrebbero cambiare in futuro: tanto che ora esiste un team cibernetico in ogni ufficio di riferimento dell’Fbi. Obiettivo: monitorare quei crimini organizzati sulla rete.
Mueller lancia un appello al settore privato, affinché lavori con l’agenzia per arrestare il propagarsi del fenomeno.