Economia

Fastweb, nel primo trimestre crescono utili e ricavi

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(Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di FASTWEB S.p.A. ha approvato oggi i dati finanziari al 31 marzo 2010.I parametri operativi del trimestre sono in linea con le attese della Società e con gli obiettivi comunicati al mercato a dimostrazione del fatto che le vicende relative all’indagine condotta dalla Procura di Roma non hanno prodotto impatti significativi sulla performance di FASTWEB. Si legge nel comunicato dell’azienda. Il risultato netto consolidato è stato positivo per 3,9 milioni di euro, +70% rispetto a 2,3 milioni di euro nel corrispondente periodo 2009. Nei primi tre mesi dell’anno i ricavi consolidati sono ammontati a 462,3 milioni di euro, con un incremento del 4% rispetto al dato di 444,3 milioni di euro del corrispondente periodo dell’anno precedente. L’EBITDA consolidato del trimestre è stato pari a 126,7 milioni di euro, segnando un incremento del 4% rispetto ai 121,5 milioni di euro del corrispondente periodo 2009. La marginalità è risultata stabile rispetto allo stesso periodo 2009 e pari al 27,4%. Gli investimenti nel trimestre sono stati pari a 99,4 milioni di euro, rispetto a 82,9 milioni di euro nel corrispondente periodo 2009. Circa il 60% degli investimenti sono stati relativi alla connessione di nuovi clienti. Il flusso di cassa nel periodo gennaio-marzo 2010 è stato positivo per 2,6 milioni di euro, contro i 6,2 milioni del corrispondente periodo 2009. Recentemente l’Agcom ha proposto ulteriori aumenti del canone ULL che, se ratificati al termine dell’imminente consultazione pubblica e delle successive osservazioni da parte della Commissione Europea, dovrebbero entrare in vigore a maggio 2010, a gennaio 2011 e a gennaio 2012. Tali aumenti farebbero seguito all’incremento del canone ULL introdotto l’anno scorso e che ha prodotto un impatto negativo sull’EBITDA 2009 di FASTWEB pari a circa 10 milioni di euro, solo in parte compensato grazie al suo parziale trasferimento sulla clientela. In base alla proposta attuale, gli aumenti eroderebbero ulteriormente la redditività dei clienti in unbundling. L’aumento che scatterebbe a maggio avrebbe un impatto negativo sull’EBITDA 2010 di FASTWEB pari a 1,7 milioni di euro (non incorporato nella guidance). Considerando l’aumento già introdotto nel 2009 e quelli proposti, l‘impatto cumulato sull’EBITDA nel periodo 2009-2012 sarebbe negativo per circa 70 milioni di euro. L’idea stessa di ulteriori aumenti del canone ULL appare contraddittoria, dal momento che il dibattito pubblico in Italia è interamente focalizzato sul ruolo che Telecom Italia dovrà necessariamente giocare se il Paese vuole dotarsi di un’ infrastruttura di accesso di nuova generazione. Aumentare il rendimento sulla rete in rame esistente è una misura che va nella direzione opposta, in quanto rappresenta un incentivo a continuare a utilizzare il rame invece di investire in accesso in fibra ottica. L’indebitamento finanziario netto a fine marzo risultava pari a 1.413,4 milioni di euro, in leggera flessione rispetto a 1.417,0 milioni di euro al 31 dicembre 2009.