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Fare trading e guadagnare in contesto bassa volatilità

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LEGNANO (WSI) – I mercati che ieri abbiamo definito “d’estate” continuano a mantenere questa accezione, e non ci riferiamo naturalmente alla mera questione stagionale quanto più alle caratteristiche che nei prezzi permangono dal punto di vista della volatilità che li muove e quindi delle escursioni medie giornaliere in maniera indistinta sul valutario come sull’azionario e le materie prime.

Le Minute della Fed

L’evento catalizzatore e in grado di rompere gli equilibri di questi giorni avrebbe potuto essere quello di ieri sera, relativo cioè alle Minute della Fed che rappresenta il documento di sintesi degli incontri del Federal Open Market Committee (il braccio di politica monetaria della Fed) e che offre un dettagliato resoconto degli incontri dei governatori dei diversi distretti della Banca Centrale degli Stati Uniti.

Come ci aspettavamo però, esso si è rivelato un non evento e per la verità ne sussistevano tutti gli elementi affinché fosse così. Significativi avrebbero potuto essere ulteriori dettagli, in relazione soprattutto a precisi orizzonti temporali, circa l’oramai certa riduzione dell’attuale Quantitative Easing che prevede l’acquisto di titoli per 85 miliardi di dollari al mese

Tali sviluppi non si sono verificati ed è invece emersa una sostanziale divisione all’interno del Board circa la tempistica di quest’intervento, con alcuni “falchi” che auspicherebbero una mossa a settembre e le “colombe” che invece sono rivolte verso la fine dell’anno e l’inizio di quello venturo. Ciò che è certo è che tutti concordano per la fine non troppo differita nel tempo degli acquisti massicci di asset e naturalmente sul fatto che i tassi resteranno ancora bassi fino al target di disoccupazione prefissati (7%).

I percentili di volatilità ancora bassi

Se si ricerca una ragione tecnica che spieghi la sostanziale lateralità dei prezzi e quindi l’assenza di movimenti direzionali, una tabella su tutte può chiarire il concetto e cioè quella relativi ai percentili di volatilità che prezzano le opzioni scritte sui tassi di cambio.

Come facilmente osservabile, ci troviamo su livelli che nel migliore dei casi arrivano al 50% come nel caso del cambio aud/usd che in effetti è quello che sta facendo registrare i movimenti di prezzo più significativi (vedi anche quanto avvenuto questa notte sulla pubblicazione sul PMI Manifatturiero della Cina).

La volatilità, che definisce il grado di variazione dei prezzi nel tempo misurato come scostamento da un valore medio, è il fattore che in definitiva concorre nel muovere le diverse price action e soprattutto è il propellente per movimenti direzionali che quindi da un punto di vista tecnico vadano a squilibrare la dinamica tra compratori e venditori e porti a violare dei livelli grafici affinchè l’equilibrio tra gli attori del mercato vada a riallinearsi su un altro livello tecnico di prezzo.

Come ben osservabile i valori restano molto ridotti ed è lecito aspettarsi oggi un mercato molto simile a quello visto nei giorni scorsi con possibilità di fiammate in coincidenza con l’Indice PMI dei Direttori d’Acquisto nell’area Euro previsto per le 11 di questa mattina e delle 14,30 con le Vendite al Dettaglio del Canada e le richieste dei sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti ai quali seguirà alle 15 l’Indice PMI Manifatturiero a stelle e strisce.

QUADRO TECNICO

EurUsd: Segni di cedevolezza per il cambio principe che dopo aver costantemente “sentito” quota 1,34 è poi sceso per rompere il supporto a 1,3380 ed è andato a ricercare quota 1,3340 avvalorando il pattern di divergenza regolare ribassista con l’oscillatore stocastico che ieri evidenziavamao sul grafico a 4 ore.

Proprio su questo timeframe è ancora ben chiaro il canale rialzista che insiste da oltre un mese nel contenere il prezzo e rispetto al quale ci troviamo ora nella parte centrale.

Sul grafico orario è ora apprezzabile un piccolo tentativo di correzione che potrebbe testare le medie mobili esponenziali a 21 e 100 periodi che transitano a 1,3360 per ripartenze al ribasso verso l’1,3310 e 1,3270 in estensione. Un ritorno sopra il pivot point giornaliero e la resistenza statica a 1,3375 riporrebbe 1,3415 e 1,3430 come possibili target.

UsdJpy: Bella la risalita del cambio che dopo aver violato la resistenza a 97,85 si è portato fino a 98,30 con tutte le medie mobili che sul grafico orario sono ben orientate al rialzo per possibili ritracciamenti in area 98 e ripartenze verso 98,45. Se proprio il 97,85 dovesse cedere resta 97,35 il riferimento tecnico principale.

EurJpy: le numerose e consecutive pin candle sul grafico daily affermano una volta di più la grande incertezza relativa alla price action di questo cross, che resta comunque anche in questa fase relativamente volatile. Sul 4 ore si può infatti notare la sequenza di minimi crescenti che vedono in 130,40 la base di supporto e la possibilità di accelerazioni bullish sopra 131,20 per approdi a 131,80. I ritracciamenti potrebbero riguardare il livello di 130,70 che se violato al ribasso riporterebbe il prezzo proprio a 130,40 sotto il quale vi è l’area tra 130 e 129,85.

gbpUsd: dopo la stucchevole lateralità, con accezione rialzista, del cable negli ultimi due giorni si è confermato lo scenario ribassista suffragato dalla divergenza ribassista sul grafico a 4 ore ieri osservata. Ciò ha portato alla rottura del canale rialzista nonché al cedimento dell’ottima media mobile a 21 periodi sul medesimo time frame la quale potrebbe accompagnare ora il prezzo fino all’importante supporto a 1,5515. Sopra area 1,5640 si può tornare confidenti verso un rialzo che guardi ai massimi relativi a quota 1,57.

AudUsd: il grafico giornaliero del cambio fornisce chiari segnali per la prosecuzione del trend bearish, vista l’estrema precisione del canale ribassista e delle indicazioni cicliche dell’oscillatore stocastico. Sul grafico orario è di queste ore il test della resistenza a 0,90 e della media mobvile a 21 periodi che, se superati, ci riporterebbero in area 0,9050 dove si inserisce il primo ritracciamento di Fibonacci tracciato a partire il massimo di periodo a 0,9230 fino ai minimi di questa notte. La tenuta di quest’area porrebbe sere basi per ritorni sotto 0,8950.

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