(9Colonne) – Roma, 3 mag – Il Manifesto pubblica un editoriale di scuse per la finta pubblicità con il logo della Cgil curata dal collettivo dei precari May Day che ha fatto infuriare Epifani. L’inserzione conteneva questo slogan: “Continueremo a non far nulla per i precari? Puoi contarci”. “Martedì abbiamo commesso un grave errore di comunicazione, che per un giornale non è cosa da niente – esordisce l’editoriale -. Nell’inserto dedicato al Primo maggio, sono state ‘montate’ l’una accanto all’altra e senza una visibile distinzione, parti redazionali con spazi che avevamo offerto al collettivo ‘Agenti dell’intelligence precaria’ che è tra gli organizzatori del May Day milanese. In particolare sono state pubblicare due false pubblicità della Cgil e di Wind che usavano i loghi del maggior sindacato italiano e dell’azienda di telefonia per lanciare un messaggio ingannevole”. “La nostra intenzione – si aggiunge – era quella di far comunicare i mondi separati del lavoro ma evidentemente l’abbiamo fatto in modo confuso e sbagliato”.
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