I funzionari della Federal Reserve hanno sempre piu’ fiducia che l’economia statunitense si stia avviando verso una ripresa sostenibile e solida, sottolineando l’urgenza di stabilre le strategie e il tempismo con cui alzare i tassi di interesse dai minimi dove si trovano da ormai un anno.
L’11 gennaio il presidente della Fed di Kansas City Thomas Hoenig ha dichiarato che la Banca Centrale dovrebbe interrompere le operazioni di acquisto di asset legati ai mutui (i cosiddetti MBS) perche’ il mercato si sta “risanando”.
Ad appena un giorno di distanza il presidente della Fed di Philadelphia Charles Plosser ha sottolineato che la ripresa sarebbe “sostenibile anche se le misure straordinarie fiscali e di rilancio dell’economia dovessero venire cancellate”.
Le autorita’ di politica monetaria stanno studiando un modo per drenare dal sistema finanziario i $1000 miliardi di liquidita’ in eccesso e si interrogano da tempo sui modi e i tempi con cui annunciare un rialzo dei tassi che gli economisti prevedono non avvenga prima di dieci mesi.
Il primo vero test per le loro exit strategy sara’ a marzo, quando scadranno le operazioni di acquisto di $1250 miliardi di titoli MBS.
Secondo le previsioni degli economisti interpellati da Bloomberg, la Fed manterra’ i tassi guida invariati fino a settembre per poi alzarli di mezzo punto nel quarto trimestre. Da dicembre 2008 la Fed ha mantenuto i tassi vicini allo zero. La prossima riunione di politica monetaria e’ fissata per il 26 e 27 gennaio.