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EVVIVA LA HARLEY TAROCCATA

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(WSI) – Dite quel che volete, ma a noi la Harley taroccata in Cina e rivenduta in Occidente per meno di mille euro fa impazzire. Invece di invocare sanzioni e ritorsioni, in questo caso la nostra richiesta immediata a Colaninno e figliuolo è di accordarsi subito col produttore cinese – visto che i marchi motociclistici italiani controllati dai mantovani hanno importanti accordi e prospettive sul mercato di Pechino – e di aggiudicarsi l’importazione in Italia della Harley dei poveri.

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Noi che qualche passioncella motociclistica l’abbiamo avuta, infatti, sappiamo bene che nessuno davvero potrebbe scambiare il rombo del bicilindrico americano per lo scoppiettio del monocilindro sei volte meno camerato. Idem dicasi per cambio, trasmissione, sospensioni e compagnia cantando. E’ semplicemente una custom autarchica senza alcuna possibilità di esser confusa con l’originale.

Ma per il resto ha il vantaggio di poter avviare al mezzo un ragazzino alle prime armi appassionato alle cromature, a costo assai minore di uno scooterone made in Europe. Esattamente come alcuni dei nostri storici marchi, per riprendersi dal disastro bellico, copiavano le Bmw della Whermacht con motorini ipocilindrati. Siamo stati tutti Aquilotti. Ora tocca ai cinesi e tanto vale farci affari, invece che la guerra. A tutta manetta.

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