Deutsche Boerse resta aperta a tutti i tipi di cooperazione e lascia aperta la porta a Borsa Italiana per una possibile alleanza tra i due listini. Durante una conferenza stampa, l’amministratore delegato della società , Reto Francioni, conferma l’intenzione del listino di Francoforte di mantenere un ruolo importante nel consolidamento europeo. “La porta resta aperta – afferma – a nuove trattative con Borsa Italiana”. Francioni conferma anche di non avere interesse a unirsi all’alleanza tra Euronext e il Nyse aggiungendo di essere “scettico” sul successo della fusione tra il listino europeo e quello di Wall Street. “Non vedo alcuna ragione per cui dovrei dimettermi”, afferma l’amministratore delegato di Deutsche Boerse dopo l’abbandono da parte della società di gestione della Borsa di Francoforte dell’operazione di fusione con Euronext. Due giorni fa, in tarda serata, Deutsche Boerse dichiara di aver accantonato la proposta di matrimonio con Euronext, giustificando la decisione con il fatto che la transazione non avrebbe creato valore per gli azionisti alla luce delle recenti fluttuazioni di mercato. “Siamo ora liberi di andare su tutti i mercati”, aggiunge Francioni, precisando che come Deutsche Boerse si concentrerà ora sui mercati al di fuori dei confini europei. Francioni, tuttavia, non vuole precisare se i suoi piani prevedano operazioni negli Usa.
Deutsche Boerse dunque apre a tutte le forme di collaborazione, anche all’Italia con la quale nelle settimane scorse non riesce a trovare un accordo per l’offerta su Euronext. “La porta resta aperta a nuove trattative con Borsa Italiana”, ribadisce Francioni.
Intanto Massimo Capuano, amministratore delegato di Borsa Italiana, commenta così l’ipotesi del lancio di un listino azionario continentale da parte di una mega consorzio di banche composto da Deutsche Bank, Ubs, Credit Suisse, Citigroup, Goldman Sachs, Merrill Lynch e Morgan Stanley): “Abbiamo letto di questa iniziativa che prevede il lancio di un nuovo circuito borsistico. Questa iniziativa si inserisce nel quadro competitivo che sta vivendo l’exchange industry mondiale. Non abbiamo per il momento altri elementi per commentare ulteriormente”.