(Teleborsa) – Calma piatta sui principali listini del Vecchio Continente, che si prendono una pausa di riflessione dopo le corse dell’ottava precedente innescate dalla decisione della Federal Reserve di mettere in campo nuove misure di stimolo all’economia. Anche dal fronte macro non sono giunti molti spunti, ad eccezione del deludente dato sulla produzione industriale tedesca, scesa inaspettatamente a settembre. Sempre in Germania è andata bene, invece, la bilancia commerciale. I riflettori si spostano ora oltreoceano con l’avvio di Wall Street, che l’andamento in lieve calo dei futures a stelle e strisce preannuncia debole. Vuota l’agenda macro USA. Resta sullo sfondo l’attesa per il prossimo G20 a Seoul, dove si dovrebbe riaprire la spinosa questione delle valute. Intanto continua ad infiammarsi la polemica innescata dal via libera del Fomc al quantitative easing . Molti Paesi, infatti, temono ripercussioni negative sulla propria economia. Sul valutario l’euro continua a perdere posizioni nei confronti del biglietto verde con il cross che si assottiglia a 1,3910, mentre tra le commodities il petrolio viaggia a 86,46 dollari al barile, ancora poco scalfito dall’attuale fase rialzista del dollaro. In rosso Londra con una limatura dello 0,25%, mentre Francoforte, Parigi e Amsterdam viaggiano sulla perfetta parità . In moderato rialzo Bruxelles e Zurigo. Da rilevare l’ottima performance della Borsa di Atene, che festeggia le elezioni che hanno confermato, seppur di misura, il partito del Premier Papandreou. In questo modo si assicura, almeno per il momento, la stabilità politica necessaria per implementare le misure di austerity necessarie alla disastrata Grecia. Tra le singole note, sotto i riflettori Commerzbank che crolla a Francoforte su conti inferiori alle attese. Bene invece i dati sul traffico aereo di Air France-KLM.