(Teleborsa) – Si confermano negative al giro di boa le principali piazze del vecchio continente, eccezion fatta per Zurigo che si mette in disparte con un guadagno dello 0,73%, grazie anche alla buona performance di Nestlé dopo i conti del 2009. Lo stoxx del settore alimentare europeo ringrazia con un +1,05%, posizionandosi in testa a tutti gli altri comparti oggi prevalentemente offerti. I mercati finanziari si mostrano ancora depressi dopo la decisione a sorpresa della Fed di ieri di alzare il tasso di sconto di un quarto di punto allo 0,75%, che potrebbe significare la fine degli aiuti del governo statunitense all’economia. Tale mossa mira a restringere la liquidità in eccesso nel sistema per evitare i rischi d’inflazione. Non vuol dire però che vi saranno modifiche a breve sui Fed Funds, con il presidente della Fed di St. Luis, Bullard, che ipotizzato un possibile rialzo dei tassi solo nel 2011. In attesa della partenza della borsa americana, i futures a stelle e strisce si mostrano frazionalmente negativi, con ribassi di oltre mezzo punto percentuale. L’euro traballa attorno agli 1,35 usd, dopo il tonfo registrato nella notte che l’ha portato sui minimi degli ultimi nove mesi. Dal fronte macroeconomico si attendono in Usa i prezzi al consumo di gennaio. In lieve ripresa le quotazioni dell’oro, dopo la debacle di ieri sera. Il metallo giallo vale 1.108,3 dollari l’oncia. Resta depresso il prezzo del petrolio, con il Wti a 78 dollari al barile. Ieri l’oro nero aveva toccato i 79 dollari al barile dopo la diffusione delle scorte di petrolio settimanali statunitensi risultate in crescita di 3,1 mln a 334,5 mbg. Attorno alle 12.00, Bruxelles mostra uno svantaggio dello 0,53%, Parigi un ribasso dello 0,68% ed Amsterdam un decremento dello 0,76%. Segno meno anche per Francoforte -0,47%, Londra -0,29% e Madrid -1,37%. A livello settoriale in forte calo le materie prime e le costruzioni, queste ultime depresse dalla defaillance di Lafarge a Parigi dopo i risultati del 2009. Tra le altre società europee oggi alle prese con i conti segnaliamo, Anglo American, Thales e Carrefour.
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