(Teleborsa) – Il panorama resta negativo nel Vecchio Continente, dopo un avvio all’insegna della cautela ed un successivo ripiegamento. Segnali di debolezza giungono anche dai derivati statunitensi, lasciando presagire una partenza sottotono per Wall Street, più tardi. il giorno dopo che la Federal Reserve, si è detta pronta ad intervenire se la ripresa economica degli Stati Uniti dovesse ulteriormente rallentare. Il comitato di politica monetaria, come atteso, ha lasciato invariati i tassi di interesse sui fed funds al minimo storico tra lo 0 e lo 0,25%, senza annunciare nessuna misura aggiuntiva di quantitative easing. Tra le piazze finanziarie, Francoforte segna un decremento dello 0,85%, mentre Parigi cede lo 0,96% e Londra lo 0,49%. Giù anche Amsterdam che arretra dello 0,83%, seguita da Bruxelles -0,70% e Zurigo -0,55%. Pesante la flessione di Madrid -1.91%. Sugli altri mercati, l’euro incrementa il vantaggio nei confronti del biglietto verde, con il cross eur/usd in prossimità degli 1,34 dollari. Tra le commodities, prosegue il rally dell’oro, che riscrive i massimi storici. Il metallo prezioso è volato infatti sopra i 1.295 dollari l’oncia. La debolezza del dollaro favorisce anche il petrolio che viaggia a 7,2 dollari al barile. Attese nel pomeriggio le statistiche sulle scorte settimanali di greggio, negli Stat Uniti.
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