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Europa: Ifil perde peso in Sequana Capital

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Due novità in casa Fiat. Ifil cede il 21,9 per cento di Sequana Capital, società attiva nella produzione e distribuzione di prodotti cartari e supporti per la comunicazione attraverso le società Arjowiggins e Antalis, a Dlmd per 227 milioni di euro. Lo si legge in un comunicato congiunto di Dlmd e della finanziaria della famiglia Agnelli, che riduce così la sua partecipazione in Sequana dal 48,7 al 26,7 per cento.
L’accordo prevede una valorizzazione di 21 euro per ogni azione di Sequana Capital. “Ifil parteciperà parzialmente al finanziamento dell’operazione con un ammontare pari a 27 milioni di euro”, dice la nota. Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro la fine di luglio. Dlmd è una società controllata da Pascal Labard, direttore generale di Sequana Capital dal 1° luglio scorso. Ifil e Dlmd hanno stipulato un patto parasociale della durata iniziale di tre anni, finalizzato a mantenere stabile l’assetto azionario della società cartaria. In virtù di questo patto, il consiglio d’amministrazione sarà ridotto a dieci membri, dei quali quattro saranno proposti da Ifil e tre da Dlmd, mentre altri tre saranno indipendenti. L’autorità francese dei mercati finanziari, Amf, ha confermato che l’operazione non darà luogo a un obbligo di offerta pubblica.
Intanto dalla Russia Avtovaz, principale costruttore di automobili moscovita, dice di avere recentemente contattato la Fiat per proporre un accordo per la costruzione di una nuova vettura basata sulla piattaforma di segmento B della casa torinese e la produzione di motori. Lo scrive l’agenzia locale Interfax, riferendo quanto detto dal presidente di Avtovaz, Vladimir Artyakov. “Confermiamo che siamo stati contattati dalla Avtovaz – precisano dalla Fiat – ma non c’è nulla di concreto. Noi abbiamo già una partnership in Russia con la Severstal, con cui abbiamo diversi progetti che procedono”. La casa russa ha presentato la proposta alla Fiat come parte di una possibile cooperazione tra i due gruppi che includerebbe anche una collaborazione nei propulsori e, in particolare, la costituzione di una joint venture per la produzione di motori. Secondo l’articolo, le due società starebbero discutendo sulla possibile fornitura dei motori Fiat 1,4 litri a benzina e 1,3 litri diesel da installare sulla Lada. Inoltre, la Avtovaz avrebbe proposto alla Fiat la costituzione di una joint venture per la produzione di almeno 450mila motori all’anno nella città di Togliatti. Se fosse necessaria la costruzione di un nuovo impianto, precisa l’agenzia russa, l’investimento potrebbe essere intorno agli 800 milioni di dollari.