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Europa: eurobond ancora lontani. Intanto via a bond per infrastrutture

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro lieve rialzo degli spread, ad eccezione di quello italiano portatosi a 435 pb da 438, in attesa della riunione informale dei leader di domani e di nuovi sviluppi sul fronte Grecia.

Il membro Buba e Bce Asmussen ha dichiarato che la Bce sta considerando solo l’ipotesi di permanenza della Grecia nell’area, escludendo l’ipotesi di fuoriuscita.

Secondo quanto riportato da Bloomberg la Commissione europea ha dichiarato di non essere al corrente di un cambiamento allo statuto dell’Esm che gli permetterebbe di ricapitalizzare direttamente le banche.

Secondo quanto riportato da Ft, i diplomatici Ue avrebbero dato il loro placet all’emissione di project bond, finalizzati al finanziamento di piani di infrastrutture su scala europea. Secondo tale ipotesi, ai project bond sarebbero destinati fondi per 230Mld€ entro il 2013.

Ieri, da un incontro a Berlino tra i ministri finanziari tedesco e francese, è emersa ancora una volta il forte sostegno francese a favore dell’ipotesi di introduzione di Eurobond.

Il commissario agli Affari Economici e Monetari Rehn oggi interverrà al parlamento europeo in merito alla riunione di domani.

Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo El Economista, che cita una fonte ufficiale, il governo nei prossimi giorni potrebbe approvare un aumento dell’Iva di due punti portandola al 20%.

Sul tema banche spagnole l’International Institute of Finance (IIF), come riportato da Bloomberg, ha dichiarato che gli istituti finanziari spagnoli potrebbero essere costretti a registrare perdite tra i 218 e 260 Mld€ e che alcuni di essi (in particolare le casse di risparmio) potrebbero aver bisogno di aiuto del governo.

La Bce ha comunicato che la scorsa settimana non ha acquistato bond governativi per la decima settimana consecutiva.

Oggi in Olanda è attesa l’emissione del titolo 2015 fino a 3,5 Mld€, mentre in Spagna saranno offerti titoli a breve termine fino a 2,5 Mld€ ed il fondo Efsf emetterà 1,5 Mld€ di titoli a 6 mesi.

Negli Usa listini azionari in rialzo, grazie soprattutto al buon andamento di tre settori: materie prime, tecnologico ed industriali. Il recupero è avvenuto malgrado il forte calo della matricola Facebook (-10,9%) e le perdite di alcuni importanti titoli bancari tra cui JPMorgan (-2,9%) e Bank of America (-2,7%). Nel caso di JPMorgan ha pesato l’annuncio della sospensione del piano di buyback di 15Mld$, pur confermando il dividendo trimestrale.

Il maggior ottimismo degli operatori è arrivato sull’attesa di: 1) imminenti manovre dalla Cina per supportare la crescita, dopo le dichiarazioni in tal senso del premier del paese; 2) incontro domani tra i leader Ue in vista del quale l’incontro preparatorio tra i ministri finanziari tedesco e francese ha aperto qualche spiraglio di discussione, malgrado la permanente intransigenza della Merkel.

Con riferimento al primo punto, il China Securities Journal ha segnalato la possibile rapida approvazione di un piano governativo per investimenti in infrastrutture per combattere il rallentamento dell’economia.

Sul fronte Fed, Lockhart, presidente della Fed di Atlanta e quest’anno membro votante, sul tema QE3 ha dichiarato: “non credo sia un’opzione da escludere. Il QE3 funzionerà in determinate circostanze. Ma non credo che tali circostanze siano al momento prevalenti”.

Valute: leggero apprezzamento per la moneta unica vs dollaro. Il cross sembra stabilizzarsi intorno ad area 1,28 dopo che nella mattinata di ieri aveva provato a tornare sotto 1,275. Oggi pomeriggio ci saranno alcuni dati importanti sul fronte macro che probabilmente impatteranno sul cross. La resistenza si colloca a 1,285/ 1,29 mentre il supporto a 1,27. Yen in deprezzamento vs euro anche in scia della chiusura positiva della borsa asiatica. La resistenza di 102 è a portata di mano e se le tensioni in Europa dovessero un po’ rientrare allora potrebbe essere rotta. Il supporto si colloca a 101,5/101.

Materie Prime: materie prime in recupero. In guadagno ci sono gli energetici con il Brent e Crude Oil (sopra 1%).Misti gli agricoli, con buona performance del grano (+1,4%) e dei semi di soia (+0,5%). Negativi i preziosi. Ancora in calo il gas naturale (-4,85) e male questa mattina gli industriali.

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