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Europa attaccata dai giudizi delle agenzie di rating

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(WSI)- Avvio di ottava positivo per l’azionario europeo sulla scia dei dati macro incoraggianti giunti da Cina e Stati Uniti. A catalizzare l’attenzione degli operatori è ancora il comparto bancario. In Irlanda, dopo il taglio del giudizio sul debito sovrano Fitch ha ridotto la valutazione su Allied Irish Banks e su Bank of Ireland da ‘A-’ a ‘BBB’. L’outlook è stabile.

Questa mattina intanto Moody’s ha ribadito l’outlook negativo sulle banche spagnole. Tra gli altri temi della giornata, attenzione rivolta alla tedesca Basf dopo che Credit Suisse ha alzato il giudizio sul titolo a Outperform.

PIAZZA AFFARI

Attenzione rivolta oggi ad Enel dopo che venerdì l’agenzia di rating S&P’s ha confermato il rating a lungo termine ad ‘A-’nonché il rating a breve termine ad ‘A-2’. L’outlook è stato a sua volta confermato stabile. S&P’s ha riconosciuto la capacità della società di completare il piano di dismissioni annunciato al mercato, raggiungendo entro la fine del 2010 il target di EUR45,0 mld di indebitamento finanziarionetto consolidato, al netto degli effetti delle differenze cambio associateall’indebitamento in valuta a medio-lungo termine.

Focus anche sul comparto assicurativo dopo che venerdì sera a mercati chiusi l’Isvap,l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha reso noto che nei priminove mesi dell’anno la raccolta premi delle compagnie di assicurazione inItalia si è attestata a EUR94,1 mld, mettendo a segno un rialzo del 14,9%annuo. Il ramo vita ha registrato un +22,9% mentre il ramo danni (datoadjusted) ha registrato un +1,8%.

EVENTI SOCIETARI

BANCO POPOLARE (EUR3,52): l’assemblea dei soci ha approvato a stragrande maggioranza l’aumento di capitale da EUR2 mld destinato per la maggior parte a rimborsare i Tremonti bond. L’Ad Saviotti ha dichiarato che il Creberg non verrà venduto, mentre è possibile la cessione di Casse del Tirreno.

ENEL (EUR3,805): conferma l’obiettivo di ridurre l’indebitamento a EUR45 mld entro fine anno nonostante dall’Ipo della controllata nelle rinnovabili abbia ricavato EUR600 mln meno del previsto.

ENI (EUR16.21): ha raggiunto un accordo per l’acquisizione di Minsk Energy Resources e per diventare operatore di tre licenze nel bacino baltico in Polonia.

FIAT (EUR14,55): sta lavorando con Confindustria ad un nuovo contratto per il settore dell’auto, secondo quanto dichiarato venerdì a New York dall’AD Marchionne e dal numero uno di Confindustria Marcegaglia. Tale iniziativa porterebbe temporaneamente il gruppo fuori dal perimetro di Confindustria. Oggi vertice unitario Fiom, Fim, Uilm.

Marchionne ha dichiarato che il collocamento di Chrysler è previsto per il terzo o quarto trimestre dell’anno prossimo ed ha aggiunto che, per poter effettuare l’operazione, si aspetta ‘determinate performance’ per giustificare tale offerta.

Edison (EUR0,930): ha sottoscritto con la BEI un accordo per un’apertura di credito di EUR250,0 mln utilizzabile entro 4 anni volta a finanziare alcuni progetti relativi a nuova capacità di stoccaggio di gas naturale che Edison ha in programma di realizzare attraverso lasua controllata Edison Stoccaggio SpA.

CAMBI E COMMODITIES

Sul mercato dei cambi, l’euro viaggia in lieve calo sul dollaro questa mattina in zona 1,32. Il biglietto verde resta ben impostato grazie all’aumento dei rendimenti sui Treasuries e ai buoni dati economici americani visti la settimana scorsa.

Nonostante le pressioni sulla moneta unica legate ai persistenti timori riguardanti la sostenibilità del debito dei peasi dell’Area periferica europea, è possibile auspicare un rimbalzo della valuta unica nel caso incui le posizioni corte sul mercato si facciano troppo pesanti.

Sul fronte delle commodities, il prezzo del greggio è in aumento nelle contrattazioni di questa mattina dopo l’accordo del fine settimana in ambito Opec di mantenere fermi i livelli produttivi, in un contesto che vede le prospettive della domanda consolidarsi nel corso del 2011. Intanto, l’Agenzia internazionale dell’Energia ha alzato le stime di domanda di greggio per il 2010 ed il 2011 a causa di una richiesta di greggio maggiore delle attese in arrivo da Stati Uniti e Paesi emergenti.

OBBLIGAZIONI E MONETARIO

Apertura in calo per i futures sui governativi tedeschi, in scia alla flessione dei Treasuries che scontano la prospettiva di una maggiore crescita economica ma anche di deficit più elevati negli Stati Uniti. Nelle contrattazioni asiatiche di questa mattina i rendimenti sul benchmark decennale Usa hanno toccato nuovi massimi da sei mesi; nel frattempo il differenziale di rendimento tra Treasuries e Bund si è a sua volta riportato sui massimi dametà novembre a 38 bp. Il debito del segmento periferico europeo è destinato a rimanere sotto pressione in attesa dell’incontro dei leader europei di questa settimana che potrebbe gettare le basiper il coinvolgimento degli investitori privati nella condivisione delle perdite in caso di ristrutturazione dei debiti sovrani.

MACROECONOMIA

In Cina, l’inflazione è salita in novembere ai massimi da ben 28 mesi. Il dato, diffuso sabato, mostra un indice Cpi in crescita del 5,1% su base annua, contro il +4,4% di ottobre e a fronte di attese per un +4,7%.

Cresce oltre le stime anche la produzione industriale cinese: +13,3% in novembrecontro il 13% atteso. Più 18,7% per le vendite al dettaglio, su attese perun dato in crescita del 18,8%. Intanto Pechino, secondo diverse fonti Reuters, avrebbe esteso per altri tre mesi l’incremento ‘selettivo’ dei coefficienti di riserva obbligatoria che riguarda sei delle maggiori banche del paese, i cui termini scadono questa settimana.

Si tratta di un ulteriore passo verso quella politica di restrizione monetaria che la banca centrale cinese andrà probabilmente adintensificare nei prossimi mesi. Venerdì scorso Pechino aveva varato l’ennesimo rialzo ufficiale (il sesto del 2010 e il terzo soltanto in dicembre) per le riserve delle banche commerciali presso l’istituto centrale.

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*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito il disclaimer ufficiale di WSI.