*Questo documento e’ stato preparato da MPS Capital Services ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori e clientela professionale ai sensi dell’allegato n.3 al
reg. n.16190 della Consob. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva, lasciando il differenziale 2-10 anni pressoché stabile. In calo invece il differenziale sul decennale Uk-Germania che ieri si è portato in negativo grazie alla nuova politica di quantitative easing da parte della BoE. In Svizzera la Banca centrale (SNB) ha ridotto il corridoio per il Libor a tre mesi di 25 pb portandolo a 0%-0,75%, aggiungendo l’intenzione di intervenire sul mercato valutario per frenare l’apprezzamento del franco. Inoltre l’Istituto ha aggiunto che tra le varie misure vi potrebbe essere anche l’acquisto di obbligazioni in franchi svizzeri emesse dal settore privato. In Europa la Bei ha approvato un prestito da 3 Mld€ per l’industria automobilistica europea, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica, mentre altri 2,8 Mld€ potrebbero essere approvati nel periodo aprile-maggio. Peggiore delle attese il dato sul Pil italiano del quattro trimestre, sceso dell’1,9% t/t da -0,5% del trimestre precedente.
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All’interno si è registrato un forte calo degli investimenti e delle esportazioni, mentre sono salite le scorte che hanno contribuito positivamente per lo 0,4%. Il rialzo delle scorte porta a pensare ad un possibile decumulo nel mese di gennaio e di conseguenza potrebbe riflettersi in un calo della produzione industriale in calendario la prossima settimana. Il calo del quarto trimestre porta ad un peggioramento della crescita per l’intero 2009 che potrebbe scendere anche sotto il 3%. Deludente anche il dato sulla produzione industriale tedesca di gennaio che ha registrato il più forte calo dalla riunificazion, penalizzato soprattutto dal calo dei beni capitali. Negli Usa tassi di mercato decennali in lieve calo malgrado il forte rialzo dei mercati azionari. L’indice S&P500 è ritornato in prossimità dei 750 punti, spinto soprattutto dal comparto finanziario sulla scia delle dichiarazioni dell’ad di Bank of America secondo cui la banca avrebbe realizzato utili nei primi due mesi del 2009, ipotizzando una chiusura in utile dell’interno 2009. Lo stesso ad ha infine dichiarato che BofA potrebbe superare gli stress test in corso da parte della Fed, senza far ricorso a nuove iniezioni di capitali pubblici.
Si tratta della terza banca Usa a dichiarare profittevole il primo bimestre del 2009, dopo Citigroup e JPMorgan. Inoltre General Motors ha dichiarato di non aver più bisogno degli aiuti governativi da 2Mld$ richiesti entro la fine di marzo, grazie ai risparmi realizzati mediante l’attuazione del piano di taglio dei costi. In questo contesto sono arrivate notizie positive anche dal fronte macro: le vendite al dettaglio di febbraio sono risultate migliori delle attese, grazie al recupero di alcune importanti componenti come quella energetica ed abbigliamento. Sono così passate in secondo piano le notizie della perdita del rating massimo di General Electric da parte di S&P (da AAA a AA+) e dello storico fondo Berkshire di Warren Buffet da parte di Fitch.
Il calo dei tassi di mercato a lungo termine malgrado il contestuale marcato rialzo delle aspettative di inflazione (breakeven dei Tips nuovamente sopra l’1%) ed il recupero dei mercati azionari, è verosimilmente da ricollegarsi all’attesa di implementazione a breve dell’easing quantitativo su Treasury, che verrà probabilmente annunciato nel Fomc del 18 marzo. Pertanto ribadiamo che nei prossimi giorni il range di oscillazione sul decennale rimane fissato a 2,5-3% con possibilità di spingersi verso la parte bassa del range, con l’avvicinarsi della citata data del 18 marzo.
Valute: Dollaro in forte deprezzamento verso Euro questa mattina, collocandosi in prossimità di 1,29, dopo il rally al rialzo dei mercati azionari. La conferma della chiusura sopra il livello di 1,2750, rende possibile l’estensione del movimento fino ad 1,32 nei prossimi giorni. Nel breve la resistenza di rilievo si colloca a 1,2975. Yen in forte deprezzamento verso Euro sulla scia del rialzo del cross Euro/Dollaro e del Nikkei. Il cross questa mattina sembrerebbe aver superato la resistenza 126. Qualora il segnale fosse confermato, il movimento potrebbe estendersi fino alla resistenza 130. Resistenza intermedia in prossimità di 128,50-60.
Materie prime:giornata particolarmente positiva per le materie prime ad eccezione dei metalli industriali guidati dal calo del nichel (-3,5%). Forte rialzo del greggio Wti in vista dell’incontro Opec del fine settimana. In rialzo anche i metalli preziosi con l’oro che ha guadagnato l’1,5%. Nuovo record per gli asset detenuti dall’etf SPDR Gold Trust (1041,53 ton). L’etf ha così superato le riserve svizzere, diventando il sesto detentore mondiale di oro. Tra gli agricoli in rialzo il mais (+5,8%) salito ai massimi da sei settimane su segnali di aumento della domanda. Il fondo sovrano del Qatar (60Mld$ di asset) ha congelato gli investimenti per i prossimi 6 mesi, annunciando che in seguito si focalizzerà su energia e materie prime.
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