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EUROPA APRE SETTIMANA IN CALO SU DEBACLE DOLLARO

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Si apre nuovamente all’insegna dei ribassi la settimana per le borse europee, in calo ormai da sette sedute consecutive a causa della discesa del dollaro nei confronti della moneta unica europea. Dopo una mattinata promettente sulla scia dei titoli tecnologici, i listini hanno tirato il fiato nel pomeriggio, per poi cedere vistosamente nel finale di seduta, a causa dello scossone sui mercati dei cambi e l’andamento ondivago di Wall Street.

A causare la debacle dei mercati azionari al di qua dell’Oceano, è stato così il nuovo deciso rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro, principale causa del calo dei mercati azionari del Vecchio Continente (e in particolare dei titoli legati all’export verso gli Usa) già nella scorsa settimana. Secondo gli analisti, il ribasso delle quotazioni del dollaro nei confronti dell’euro, verificatosi nelle ultime fasi della seduta, è da attribuire ai timori di una crescita dei disoccupati Usa, che spingerebbe Washington a una moneta debole per stimolare l’export nazionale.

Tra gli investitori sono prevalse così le prese di beneficio che hanno risparmiato solo il comparto tecnologico (stoxx +0,7%), in luce dalla mattinata sulla scia di un rapporto che indica una crescita mondiale delle vendite di semiconduttori ad agosto di oltre il 12%.

Nokia è salita dell’1,3%, insieme alla francese Alcatel (+0,98%), mentre la tedesca Sap (che realizza un quarto del fatturato negli Stati Uniti) ha ceduto il 2,7%. Male il comparto assicurativo (-0,74%) dove il colosso francese Axa, anch’esso molto presente in America, ha visto il titolo calare dell’1,6%. Vendite a pioggia per le tlc con in testa le francesi Orange (-2,4%) e France Telecom (-2,32%).

In difficoltà le banche (-0,9%) a partire da Commerzbank (-3,32%) e Bnp Paribas (-2,34%). Non si salva dai ribassi il settore energia dove Shell è calata dello 0,75%, mentre Bg ha perso l’1,56%. Il deprezzamento del dollaro colpisce inoltre i titoli del lusso e dei prodotti di bellezza come la francese L’Oreal (-1,2%), che vedono a rischio le loro esportazioni negli States.

In controtendenza il colosso industriale Alstom (+1,6%), alle prese con una forte ristrutturazione con l’aiuto di Parigi, dopo che, secondo voci di stampa, la tedesca Siemens sarebbe interessata all’acquisto di alcune società del gruppo. Piazza Affari, partita in terreno positivo ma senza grosso slancio, ha chiuso la seduta piatta. Il Mibtel ha chiuso con un calo frazionale dello 0,08% a 18.721 punti e il Mib30 dello 0,11% a 25.128 punti. Arriva Leach, strilla il Financial Times Deutschland e il titolo Fiat fa un balzo del 2% in avvio di seduta. In chiusura il Lingotto si ferma praticamente invariato (+0,07% a 6,895 euro) sulla soglia dei 7 euro.

La buona intonazione della prima metà di seduta è svanita sul finale. Enel, che nelle attese degli analisti doveva beneficiare più degli altri titoli delle prospettive aperte dal black out, ha contenuto il rialzo allo 0,31% a 5,418 euro. Edison ha invertito tendenza lasciando sul terreno lo 0,29% a 1,362 euro. Tra le municipalizzate Aem ha guadagnato lo 0,15% a 1,337 euro mentre, partita più in sordina, Acea ha messo a segno un +0,95% a 4,23 euro.

Interesse per Asm Brescia +1,80% a 1,7 euro e Aem Torino +2,15% a 1,23 euro. Hanno corso anche Enertad (+5,67% a 4,153 euro) e Actelios (+5,98% a 7,108 euro) attive nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Bene anche Sirti (+4,22% a 1,186 euro) e Vemer Siber (+5,63% a 0,9507 euro). Balzo in avanti di Beghelli (+8,67% a 0,7281 euro), l’azienda del ‘salvavita’ è stata riscoperta, commentano gli operatori per le potenzialità dei suoi prodotti dopo l’emergenza di domenica.

Nel comparto energia Eni ha perso lo 0,42% a 13,23 euro e Snam Rete Gas lo 0,66% a 3,33 euro; stabile Saipem (+0,05% a 6,429 euro). Dopo un avvio positivo sono scivolati in ribasso i telefonici. Telecom ha perso l’1,19% a 2,156 euro, Tim lo 0,20% a 4,032 euro. Nella scuderia Tronchetti Provera chi ha sofferto di più è stata Telecom Italia Media (-3,05% a 0,368 euro). Tra i bancari Intesa ha perso l’1,15% a 2,66 euro, Capitalia lo 0,38% a 2,11 euro, Bnl lo 0,36% a 1,67 euro, Unicredit lo 0,12% a 4,1 euro. Hanno tenuto gli assicurativi con Generali in progresso dello 0,55% a 19,74 euro, Ras dello 0,22% a 13,297 euro, Fondiaria Sai dell’1,89% a 14,616 euro.

Qui di seguito la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: – Londra -0,35% – Parigi -0,87% – Francoforte (in corso) -0,57% – Milano -0,11% – Madrid -0,55% – Amsterdam -0,47% – Stoccolma -1,04% – Zurigo -0,57%.