Eurogruppo trova accordo parziale su fiscal compact e fondo salva stati

di Redazione Wall Street Italia
24 Gennaio 2012 10:31

Siena – Tassi di interesse: apertura di settimana in rialzo per i listini dell’area Euro in attesa della riunione dell’eurogruppo e di novità sul piano dello swap del debito greco. In calo anche gli spread con quello italiano sceso in prossimità dei 400 pb.

La riunione dell’Eurogruppo di ieri si è conclusa con un accordo parziale su fiscal compact e fondo salva stati, mentre per la Grecia è stata richiesta la ripresa dei colloqui in quanto non è stata accetta la proposta dei privati di una cedola del 4%.

Il capo dell’Eurogruppo Juncker a tale proposito ha dichiarato che la cedola deve essere “chiaramente sotto il 4%”. Le questioni relative al fiscal compact ed ai fondi di salvataggio saranno oggetto di nuove discussioni.

Sul fiscal compact, Juncker ha dichiarato che il testo sarà pronto per essere discusso nella riunione dei leader europei del 30 gennaio.

Restano ancora alcuni punti da approfondire come per esempio il ruolo della corte di giustizia, mentre sembra che resti la parte relativa alla presa in considerazione di fattori attenuanti nella riduzione del debito superiore al 60% del Pil.

In merito all’Esm, il presidente dell’Eurogruppo ha affermato che il testo del trattato sarà firmato a febbraio e che sarà operativo entro luglio 2012. Al momento resta valido il tetto dei 500 Mld€ per le risorse combinate di Efsf/Esm, ma questo limite, secondo Juncker, potrà essere sottoposto a verifica nel consiglio europeo di marzo.

Su quest’ultimo punto un articolo di Ft ha riportato che la Germania sarebbe pronta ad aumentare la dotazione a 750 Mld€ in cambio dell’accettazione di regole più stringenti in tema di conti pubblici. L’articolo di Ft, come riportato da Reuters, è stato però smentito dal portavoce della Merkel.

Secondo quanto riferito dal commissario agli Affari economi e monetari Rehn, le trattative tra i ministri finanziari dell’area Euro sul coinvolgimento dei privati nel piano di salvataggio greco si potrebbero concludere presto e non è escluso entro questa settimana.

Sul fronte macro, da segnalare i dati sui Pmi dell’area di gennaio risultati migliori delle attese, con quello manifatturiero tedesco sopra quota 50 per la prima volta da settembre scorso.

La banca centrale spagnola ha rilasciato le nuove stime sul Pil del 2012 atteso a -1,5%, mentre nel 2013 l’economia spagnola è attesa crescere dello 0,2%.

Oggi sono attese emissioni olandesi fino a 2,5 Mld€, mentre in Spagna sono attesi in emissione titoli a breve termine fino a 2,5 Mld€.

Negli Usa listini azionari sostanzialmente fermi, a fronte di rialzo dei tassi governativi decennali.

DeMarco, direttore dell’agenzia FHFA preposta alla sorveglianza dei due colossi dei mutui Freddie Mac e Fannie Mae, in risposta a richieste di membri del congresso ha dichiarato non praticabile l’ipotesi di cancellazione parziale o totale del valore dei mutui per i mutuatari particolarmente in difficoltà (cosiddetti underwater), dal momento che un’operazione di questo tipo comporterebbe una perdita ulteriore stimata in circa 100Mld$, richiedendo pertanto eventualmente una decisione del congresso.

Sul fronte emergente da segnalare in India l’inatteso taglio di 50pb del tasso di riserva obbligatoria, per la prima volta dal 2009.

Valute: euro in recupero vs dollaro e nuovamente sopra quota 1,30 (livello che non raggiungeva dal 3 gennaio); a dare una spinta al cross sono stati una serie di fattori, come il restringimento degli spread dei titoli periferici, il buon andamento dei listini europei e l’ottimismo che trapela da Bruxelles circa le varie questioni sul tavolo. Stamattina apertura di seduta volatile, con il supporto di breve intorno a 1,2930 e prossima resistenza a 1,3050.

Yen in deprezzamento vs euro con il cross che questa mattina si attesta oltre soglia 100. La resistenza si colloca a 100,40 oggi, con la successiva a 101,20. Il supporto a 99.

Questa notte la BoJ ha lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0-0,1% con decisione unanime. La banca centrale ha inoltre rivisto al ribasso le stime di crescita per l’anno fiscale 2011 (che termina a marzo) da +0,3% a -0,4%. Revisione al ribasso anche per il 2012, mentre è stata rivista al rialzo la crescita per l’anno fiscale 2013.

Materie Prime: giornata positiva per le commodity guidate dal forte rialzo del gas naturale (+7,8%) dopo che Chesapeake Energy Corp, secondo produttore Usa, ha dichiarato che taglierà immediatamente la produzione e ridurrà gli investimenti nel 2012.

In rialzo anche il Brent (+0,7%) che si attesta poco al di sotto dei 111$/barile dopo che l’EU ha approvato un embargo sul greggio iraniano a partire dal prossimo 1° luglio. Bene i metalli industriali guidati dal piombo (+2,8%) ed i preziosi guidati dall’argento (+1,9%). Tra gli agricoli bene la soia (+2,6%), in calo il caffè (-2,6%).

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