Eurodollaro: forza ribassista sembra esaurita. Inizia fase laterale

di Redazione Wall Street Italia
17 Maggio 2012 09:03

Legnano – La giornata di ieri si chiude con un rallentamento della discesa avvenuta il giorno prima. Sembra che sui listini ci siano volute due giornate di contrattazione per poter smaltire le notizie negative di Lunedì.

Alla fine la giornata di ieri sul lato Europeo si è conclusa con Madrid (-1,33%), Francoforte (-0,26%) e Londra (-0,60%), FTSE MIB (- 0,21%) e solo Parigi (+0,31%) è in positivo, sul continente Americano abbiamo un Dow Jones (-0,26%), il Nasdaq (-0,68%) e S&P 500 (-0,31%). Sul versante Asiatico abbiamo invece avuto il Nikkei (-1,12%) ed il Topix (-1,14%).

L’effetto Moody sul rating delle banche italiane con ieri dovrebbe essere terminato pertanto oggi il comparto bancario dovrebbe ripartire a rialzo.

Nel breve si è avuto l’effetto sullo spread tra BTP e Bund che dai 440bp è sceso a 430bp. Nello stesso tempo il rendimento delle obbligazioni decennali tedesche é al loro minimo storico. Gli investitori comprano i titoli difensivi, quali sono ritenuti i governativi tedeschi. Il tasso dei Bund ha toccato 1,434%.
Tornando nel nostro Paese troviamo che i tre punti chiave del Fmi da applicare al nostro paese che sono: riforme strutturali, consolidamento fiscale e rafforzamento del sistema bancario, sono la stessa soluzione che bisogna adottare al contesto Europeo. L’Fmi conferma le stime di calo del Pil per l’anno in corso (-1,9%).

Dal lato Fomc bisogna sottolineare che alcuni membri del comitato di politica monetaria (Fomc) della FederalReserve ritengono necessarie nuove misure per creare maggiore stimolo qualora la ripresa dell’economia Usa continui al ribasso e invitano le banche americane a ridurre l’esposizione verso l’Europa, cosa non certo gradita per il nostro continente. Il Fomc ha ipotizzato situazione immutevole sull’economia USA tenendo sotto osservazione il tasso di disoccupazione.

Sul lato delle materie prime il petrolio accenna ad una lieve ripresa come registriamo anche sull’oro.

EurUsd
Sull’eurusd abbiamo una fase di lateralità compresa tra 1,2770 e 1,2680. Gli indicatori quali macd, stocastico e tsi, danno indicazioni per un rialzo, che non avviene. Dato il contesto nel quali ci muoviamo a nostro avviso il segnale di rialzo degli indicatori generea l’effetto di rallentare la discesa dei prezzi, pertanto sarà interessante vedere se a metà pomeriggio, quando gli indicatori avranno completato il ciclo a rialzo, con i primi cenni di ribasso, se ci troveremo con l’eurusd a 1,2600.

UsdJpy
Abbiamo visto ieri i prezzi crescere fino a 80,50. Vediamo chiaramente una congestione sul grafico orario tra 80,50 e 80,25. La conferma ci viene anche dagli indicatori quantitativi che sono tutti in zona di filtro e un ADX su valori intorno a 20, conferma apppunto della lateralità.

EurJpy
Congestione anche su questo cross tra 102,80 e 101,90. Anche La conferma ci viene anche dagli indicatori quantitativi che sono tutti lontani dal generare dei segnali, inoltre l’ADX è 25, confermando la mancaza di trend.

GbpUsd
Sebbene il cable è a 1,5900 gli indicatori danno segnali di rialzo con resistenza a 1,5960. Manca all’appello solo il TSI che è ancora lontano a tagliare lo zero per dare lo slancio rialzista.

AudUsd
I prezzi stanno toccando iol massimo in area a 0,9965, se dovesse avvenire la rottura la resistenza a numero tondo 1 è la zona di maggiore attrazione dei prezzi.

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