Si apre un’altra giornata di passione per l’euro, che mostra tutta l’incertezza del momento, registrando una performance volatile.
Dopo essere scesa in mattinata, la moneta unica segna ora una fase di ripresa e passa di mano sopra 1,24 dollari.
A calmare gli animi in mattinata sono state alcune dichiarazioni pro-euro, che si sono contrapposte al clima da panico della vigilia.
In particolare, riferendosi alle dichiarazioni di ieri del cancelliere tedesco Angela Merkel, il ministro delle Finanze francese Lagarde ha tenuto a precisare oggi che la moneta non corre ”assolutamente” nessun rischio.
Da segnalare che nella giornata di ieri la valuta era scesa ai minimi da 4 anni a quota 1,2143 dollari, scontando sia la decisione della Germania di bloccare le vendite allo scoperto di titoli di stato e CDS, sia le parole di allarme della Merkel.
La valuta ha poi riacquistato forza nei confronti del dollaro già nella giornata di ieri, complici il dato sull’inflazione americana, che ha visto una decelerazione nel mese di aprile in linea con le attese, e la conferma di una politica ancora espansiva da parte della FED, come emerso dalle Minute del FOMC.
Certo, i dubbi sulla solidità del recupero dell’euro dai valori minimi delle ultime ore rimangono.
Nelle prime ore della mattinata, prima di imboccare la strada del recupero, l’euro era tornato tra l’altro a scendere contro il dollaro e lo yen: le due monete vengono considerate infatti sempre di più monete rifugio, in questo momento di incognite sul futuro dell’Unione europea.