
Legnano – La settimana appena cominciata sembra poter fornire qualche spunto interessante.
La motivazione di questo non risiede tanto nella buona dose di dati macroeconomici che si attende possa creare un po’ di volatilità (che comunque sono importanti e che, per questo, vedremo sotto), quanto invece poiché dopo le dichiarazioni del fine settimana sembra sempre più probabile che anche la Cina annuncerà delle misure straordinarie al fine di contrastare il particolare momento che anche la tigre asiatica sta vivendo.
A parlare è stato proprio il Premier cinese, Wen Jiabao, che si è detto preoccupato dall’estensione temporale della difficoltà di ripresa mostrata del suo paese. Il Consiglio di Stato Cinese si incontra proprio questa settimana, molto probabilmente il momento più propizio per poter fornire qualche elemento in più a quella che sembra solo una possibilità.
La reazione del mercato asiatico non è stata delle più auguranti, dato che si è passati da +0.19 di Hong Kong alla chiusura negativa di 1.26 della borsa di Shanghai e di buona parte delle borse cinesi. La chiusura di Tokyo per festività forse ha pesato, ma è certo che la paura della perdita di profitto delle aziende cinesi sta andando sempre più ad aumentare le preoccupazioni anche degli investitori asiatici.
Parlavamo di dati in apertura: ebbene non dimentichiamo che è in programma il 20 l’incontro dell’Eurogruppo, da cui potremmo avere ulteriori informazioni sugli aiuti alle banche spagnole e sull’utilizzo di fondi europei per l’acquisto di titoli di stato sul mercato.
Senza dimenticarci degli States, poiché i dati previsti potrebbero confermare un rallentamento del settore manifatturiero e delle vendite al dettaglio, una ripresa della produzione industriale ed un miglioramento del mercato immobiliare, mentre le audizioni di Bernanke al Senato ed alla Camera americani, unite al Beige Book, dovrebbero consegnarci qualche elemento in più sull’eventualità di un QE3 entro il mese di settembre.
EurUsd
Venerdì pomeriggio ci siamo resi conto di quanto il livello individuato nei pressi di 1.2150-60 sia effettivamente interessante. Abbiamo infatti assistito ad una forte ripresa della moneta unica in grado di mettere a segno quasi una figura. All’interno di una tendenza di medio-lungo periodo che appare essere ancora negativa abbiamo quindi trovato un primo supporto degno di questa connotazione. Oltre questo sappiamo che le possibilità della moneta unica di riprendersi siano effettivamente minime. Queste invece si amplificano se dovessimo assistere alla rottura a rialzo di 1.23 e 1.2335.
UsdJpy
Il cambio UsdJpy si trova molto vicino ad una pesante svolta. Siamo infatti, grazie al lento calo vissuto dall’apertura di ieri sera, sul livello di supporto che sostiene il cambio da venti giorni. La parte bassa del range di una figura coperto, infatti, dal 25 di giugno si trova a 79.10. Assistere ad una rottura vorrebbe dire un aumento delle possibilità di vedere il dollaro toccare livelli visti tra l’inizio e la metà del mese di giugno (78.60 in primis), nonostante buonissima parte del mercato risulti essere posizionata lunga.
EurJpy
La tendenza del cambio EurJpy risulta ancora essere negativa, nonostante il tentativo di recupero visto da venerdì pomeriggio. L’obiettivo che continuiamo a osservare con attenzione è dato dal minimo del primo giorno di giugno, 95.65, non troppo distante dai minimi toccati venerdì. Un interessante livello di svolta rialzista sembra essere indicato da 98.20, con la coincidenza di massimi e minimi osservati sino dal 28 giungo scorso.
GbpUsd
Manca effettivamente molto poco al cable per giungere sulla parte alta del canale discendente che sta seguendo da una ventina di giorni circa. Ancora una volta sembra che il livello che si trova a transitare in area 1.56-1.5620 sarà fondamentale per le sorti del cambio. Oltre questo livello che raccoglie elementi sia statici sia dinamici possiamo attendere una continuazione della ripresa della sterlina per una figura esatta come obiettivo.
AudUsd
La salita del dollaro australiano, vista da lunedì, è andata a scontrarsi con la resistenza dinamica suggerita dalla trendline negativa che insiste sino da inizio luglio. 1.0250, che poi è il massimo raggiunto in apertura del mercato ieri sera, anche per le prossime ore potrebbe essere lo spunto tecnico per vedere nuovamente apprezzarsi il cambio, mentre sappiamo che nei pressi di 1.01, sia il minimo di giovedì che la media mobile di lunghissimo su grafico H4, suggeriscono il transito del supporto.
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