
Roma – Euro in calo, cede circa mezzo punto percentuale, in attesa che i dati nella giornata di oggi lunedi’ confermino la fase negativa attraversata dall’economia europea, come causa ed effetto della crisi del debito in corso. C’è chi parla di un possibile nuovo intervento da parte della Banca centrale europea, il rumor e’ circolato nella notte sulle borse asiatiche.
Per il prossimo meeting del 5 luglio crescono le attese per un taglio di 25 punti base del costo denaro, ora ai minimi di sempre all’1% sin dallo scorso dicembre. Il presidente della Bce Mario Draghi ha finora resistito alle pressioni giunte da piu’ parti ma stavolta sara’ difficile non agire per un allentamento della politica monetaria Ue.
Il tasso di disoccupazione nell’Eurozona dovrebbe probabilmente essere cresciuto all’11,1%, dall’11% in maggio, secondo le stime raccolte da Bloomberg. Sarebbe il valore più elevato dal lontano 1990.
Per quanto riguarda l’indice sull’attività manifatturiera, le attese sono per 44,8 in giugno, invariato rispetto alle precedenti stime. Si ricorda che un numero al di sotto dei 50 indica una fase di contrazione.
Appena pochi giorni fa, il 29 giugno, la moneta unica aveva registrato il rialzo più forte da un anno contro le yen giapponese, dopo gli esiti incoraggianti e le decisioni prese dall’ultimo summit europeo, su prestiti per sostenere le banche spagnole e altre misure per contrastare gli effetti della crisi. Anche l’azionario globale e altri asset considerati rischiosi erano riusciti a recuperare parte del terreno perso in queste ultime settimane di pessimismo.
“Non ce la sentiamo ancora di comprare euro”, ha detto a Bloomberg Marito Ueda, senior managing director di FX Prime a Tokyo. “L’outlook per l’economia europea è ancora poco rassicurante ed è ancora da vedere quali contromisure alla crisi verranno intraprese”.
In attesa di un deprezzamento, i dati pubblicati dalla Commodity Futures Trading Commission confermano che i grandi speculatori hanno aumentato le loro puntate ribassiste sulla moneta unica.