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Euro rompe supporto in attesa della Bce, si aprono nuovi livelli

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Legnano – Oggi non possiamo non dedicare qualche riga, prima di vedere come di consueto i livelli tecnici importanti per la giornata, alle Banche Centrali Europea e di Inghilterra che, rispettivamente, prenderanno delle decisioni di politica monetaria alle ora 13.45 ed alle ore 13.00.

Partiamo da oltremanica. Il fatto che i tassi siano stati fissati allo 0.50% e che sia stato implementato un piano di acquisto di asset che è arrivato a toccare quota 325 miliardi di sterline ci fa capire come l’interventismo sul costo del denaro non sia possibile, ma le attese circa la modifica del piano di quantitative easing vedono un aumento potenziale da 50 miliardi di pound.

Questo è reso possibile dal fatto che la BoE abbia stimato l’inflazione, che si trova ancora ben al di sopra dei target accettati dall’istituto centrale, in contenimento a causa del rallentamento della domanda globale, fenomeno che effettivamente si sta realizzando e che dunque permette di poter implementare acquisti ulteriori per iniettare liquidità sul mercato in modo tale da sostenere il settore del credito, ancora in difficoltà.

In un mercato che ha estremo bisogno di liquidità, una mossa del genere potrebbe essere positiva per la sterlina, che si sta muovendo in maniera decorrelata rispetto alle altre valute a più alto rendimento del dollaro americano.

Tre quarti d’ora più tradi sarà il turno della BCE che, secondo gli analisti, dovrebbe andare a tagliare i tassi di 0.25 basis point, raggiungendo così uno storico livello sotto l’1%, lo 0.75%. Se questo dovesse accadere, crediamo che il mercato possa andare ad interpretare in maniera positiva la mossa, che può essere considerata come un tassello facente parte del programma di crescita stilato durante l’ultimo Consiglio Europeo.

Pur andando ad abbassare il livello dei tassi, il che teoricamente dovrebbe portare ad una svalutazione della valuta di riferimento, ci si troverebbe di fronte a tassi overnight ancora bassi (attualmente ci muoviamo intorno allo 0.25% contro il valore nominale di 1%), che non farebbero cambiare molto le cose dal punto di vista dell’operatività.

Stare lunghi di euro attualmente costa e potremmo continuare su questa strada ancora per tempo, il che nel medio periodo potrebbe continuare a pesare sulla moneta unica, che però, nel breve potrebbe reagire bene ad un annuncio del genere, andando a salire fino alle prime resistenze, prima di decidersi a scendere.

EurUsd
Senza averne compreso a pieno la motivazione, abbiamo visto la moneta unica rompere il livello di supporto chiave degli ultimi giorni visto a 1.2560 puntando diretta verso l’ultimo livello di supporto, 1.2520-10, come in attesa prima di un calo ancora più profondo. Se il livello di supporto chiave, appena visto, dovesse anch’esso essere oltrepassato pensiamo ad un ritorno del cambio eurodollaro verso il minimo di una figura al di sotto dei livelli attuali, osservato il 28 giugno.

UsdJpy
Ieri c’è stata una rottura della figura a triangolo che stavamo osservando da un paio di giorni, con la creazione di poca volatilità rispetto a quella attesa. Si è trattato solamente di un’escursione sino a provare la rottura del livello chiave di 80 figura… non riuscita. Per le prossime ore sembra che la nostra attenzione possa essere indirizzata verso la trendline inferiore che sino dal penultimo giorno di giugno sostiene la ripresa del dollaro: quindi 79.65 come supporto dinamico, che su grafico orario è anche area di transito delle medie a 100 e 200 periodi.

EurJpy
Il calo della moneta unica ha portato il cambio EurJpy alla prova di tenuta del livello chiave di 100. È stato già oltrepassato nella notte ed un ulteriore passo oltre 99.65 (ultimo livello di supporto indicato da Fibonacci) si apre la strada per 98.50.

GbpUsd
La decisa rottura del cable del supporto individuato a 1.5650 ha innescato un calo esattamente dell’ampiezza del canale laterale mantenuto i giorni precedenti (75 pip). L’idea più sensata, ora, sembra quella di seguire la tendenza positiva che si è venuta a creare da inizio giugno (un mese esatto) e che indica poco al di sopra di 1.55 il punto di svolta.

AudUsd
Flessione anche per il dollaro australiano che non è riuscito a giungere all’obiettivo di 1.0375. Lo spunto più interessante, per le ore a venire, è dato dalla tenuta (o meno) del livello di supporto chiave indicato da 1.0220. Da questo potrebbe dipendere una flessione molto importante per il cambio.

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