Milano – L’euro sceglie con convinzione la strada ribassista e sfonda al ribasso quota 1,27 nei confronti del dollaro, arrivando a scivolare fino a un minimo intraday a $1,2667.
La moneta unica reagisce così immediatamente al nuovo avvertimento di Fitch, che auspica aiuti all’Italia per scongiurare un cataclima della valuta.
“La propensione al rischio si sta lievemente allentando e tale fattore sta pesando sull’euro – ha dichiarato, nel corso di una intervista a Bloomberg, Eric Viloria, senior strategist del mercato valutario presso Gain Capital Group, a New York – Le notizie che arrivano dai vari programmi e dalle agenzie di rating stanno muovendo il mercato, e ora aspettiamo domani per vedere cosa farà la Bce”.
Domani, è attesa infatti la riunione dell’istituto di Francoforte: secondo la maggior parte degli economisti, la Bce deciderà di lasciare invariati i tassi di rifinanziamento Ue all’1%. Ma si tratterebbe solo di una pausa, tanto che sei dei 53 economisti intervistati da Bloomberg ritengono che il numero uno Mario Draghi abbasserà il costo del denaro al record minimo dello 0,75%.
Al momento, l’euro scende dello 0,67% nei confronti del biglietto verde a $1,2691, mentre arretra contro lo yen dello 0,47%, a JPY 97,72.
“Assistiano a un’Europa che si deteriorerà nel corso di quest’anno, e che vedrà l’economia entrare formalmente in recessione – ha commentato, sempre intervistato da Bloomberg, Imre Speizer, strategist presso Westpac Banking Corp., la seconda banca in Australia – Nell’arco dei prossimi tre mesi, la moneta potrebbe scendere ad almeno $1,20”.