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Euro ingessato nella fase post crollo, fari su Bce e Fed

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L’euro deputato all’immobilismo nei confronti del biglietto verde in questi giorni.

La valuta europea, infatti, si muove in trading range con scambi attorno agli 1,195 USD, dopo il crollo registrato a inizio settimana, quando la moneta unica aveva raggiunto nuovi minimi sotto gli 1,19 dollari.

L’incertezza sulla situazione economica e finanziaria della Zona Euro continua a tenere sotto pressione la valuta dell’area, specie dopo i rilievi di Ftch sul Piano di risanamento del debito del Regno Unito, definito uno sforzo “formidabile” per il Governo britannico.

Intanto, si attende la riunione della BCE domani, che dovrebbe confermare un livello dei tassi invariato. In agenda anche la riunione di politica monetaria della Bank of England. Oggi sono in calendario pochi dati macroeconomici.

L’attenzione sarà dunque concentrata sul Beige Book, il consueto bollettino mensile della Federal Reserve sull’andamento dell’attività nei dodici distretti della banca centrale statunitense.

Ieri, il Presidente della FED, Ben Bernanke, aveva tentato di rassicurare i mercati, escludendo la possibilità di un “double dip”, ovvero di una doppia caduta in recessione.

Fra gli altri cambi, lo yen fornisce qualche segnale di rafforzamento, con l’euro che scambia a 109,24 yen (-0,22%) ed il dollaro a 91,38 yen (-0,17%).