
Legnano – Ci troviamo di fronte a mercati ancora indecisi che ci hanno mostrato nuovi massimi di breve periodo per quanto riguarda le borse americane, ma che stentano a prendere direzionalità sul valutario e sulle commodities.
A livello di dati macro la restante parte della settimana vede soltanto l’inflation report inglese, pubblicato oggi alle ore 11.30, dove non dovremmo ricevere sorprese (dato che il piano di Quantitative Easing è stato aumentato due riunioni fa da parte del board della BoE) e dati cinesi, pubblicati la notte di giovedì, quando verrà rilasciato lo statement di politica monetaria della RBA che ha lasciato i tassi invariati al 3.50%.
A parte questi appuntamenti da seguire comunque con attenzione, avremo modo di valutare il sentiment di mercato puro, cercando di capire come potrà essere il mese di agosto che, notoriamente, porta molta volatilità.
Dal punto di vista tecnico si notano ancora forti congestioni soprattutto sull’oro, che sta tenendo molto bene i supporti in area 1,600.00 e che ci restituisce la possibilità di lavorare su rotture di 1,609.25, livello che se oltrepassato aprirebbe le porte verso 1,603.00, mentre una salita sopra 1,614.00 potrebbe farci rivedere i massimi di ieri.
Sul fronte petrolio invece ieri abbiamo assistito a nuovi massimi relativi, in grado di portare le quotazioni oltre il 93.30 ipotizzato. Ora, guardando un grafico orario, ci troviamo ancora al di sopra della media mobile a 21 periodi che può funzionare bene da livello di supporto dinamico, a meno di assistere a nuovi tentativi di risalita dei prezzi, non in grado però di raggiungere i massimi di ieri. A questo punto, un tentativo di rottura ribassista della media potrebbe portare ad accelerazioni verso la media a 100 periodi, che transita in concomitanza di punti statici individuati da aree di congestione degli scorsi giorni.
Interessante anche la situazione sul DJ FXCM Dollar Index, che ha trovato in 10,025 i livelli di resistenza, dati da una EMA100 su un grafico orario e dai punti precedenti, toccati lunedì mattina. Una rottura di 10,030 aprirebbe la strada verso 10,050, mentre se dovesse saltare il 10,000, potremmo rivedere i minimi di ieri.
EurUsd
Sono passate alcune ore ma sembra essere presente ancora una buona dose d’incertezza nei pressi di 1.24 figura. Abbiamo raggiunto, in più occasioni ieri, l’area di massimo di 1.2435 senza però portare al consolidamento atteso. A 1.2375 si è creato, allo stesso modo, un livello di supporto fornendo di fatto un range ampio una sessantina di pip entro cui il cambio potrebbe stare nelle prossime ore. Attribuiamo ancora a 1.24 un ruolo di possibile ripresa per il cambio.
UsdJpy
Prosegue, con precisione, il movimento laterale del dollaro, nei confronti dello yen. L’area di 78.65-75 (precedente massimo e area di transito della EMA 200 su grafico H4) ha tenuto egregiamente rinforzando l’idea di una buona occasione rialzista oltre l’eventuale rottura. 78 figura ora appare più distante ma ancora livello di supporto chiave.
EurJpy
Il cambio EurJpy, prima del livello passato di 98.20, ha trovato una resistenza intermedia molto solida: parliamo di 97.80, doppio livello di massimo raggiunto per due giorni in questa settimana.
GbpUsd
Ieri abbiamo visto un’esplosione di volatilità che ha interrotto il costante restringimento del cable (evidente sul grafico mostrato ieri), anche se a distanza di una giornata esatta i prezzi si trovano sul medesimo livello. Interessante sembra essere la tenuta della trendline inclinata positivamente che da giovedì scorso mantiene la sterlina. Oggi passa a 1.56 fornendo un vicino livello di supporto dinamico.
UsdChf
0.9670 sul cambio UsdChf è come 1.24 per l’eurodollaro. Con il cambio EurChf non è difficile intuire che la rottura a rialzo di uno ed a ribasso dell’altro (appunto il franco) avverrà nello stesso momento. Qui i range coperti sono andati drasticamente diminuendo stabilizzandosi vicino al livello di supporto chiave che potrebbe andare ad essere superato già in mattinata. I primi eventuali obiettivi si trovano a 0.96.
AudUsd
L’interruzione del movimento in salita del dollaro australiano sembra essere stato anticipato ieri da una divergenza sullo stocastico lento (20-12-6, secondo le nostre impostazioni) di un grafico H4. Che voi l’abbiate visto o meno, la tendenza di fondo rimane comunque ancora positiva e lo sarà sino a che 1.0450 terrà.
GER30
L’indice tedesco, GER30, ha corso molto dalla settimana passata, andando quasi a coprire l’ampiezza della tendenza positiva che segue il movimento positivo dai primi giorni di giugno. Interessante spunto per la giornata odierna può arrivare dal raggiungimento dell’estremo superiore del canale che indica in 7,000 una possibile resistenza dinamica, oltre che dall’effetto psicologico. Un’ulteriore slancio positivo (con un euro che probabilmente superi stabilmente 1.24) potrebbe condurre l’indice sino ad un obiettivo giornaliero di 7,085, il massimo di riferimento di inizio aprile.
ITA40
La ripresa di ieri ha portato l’indice di casa nostra, l’ITA40, oltre il livello chiave di 14,500 (massimo sino da inizio maggio). Questo potrebbe aver innescato un ulteriore movimento positivo che trova il primo obiettivo odierno poco al di sotto di 15,000 (14,930 per l’esattezza). Il livello rotto ieri, per oggi diventa supporto su cui fare affidamento.
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