
Siena – Tassi di interesse: in area Euro, all’indomani del taglio di rating parte di S&P, i mercati azionari sono stati piuttosto volatili, complice anche la chiusura dei mercati statunitensi, chiudendo sopra la parità.
Gli spread si sono ridotti ad eccezione di quello portoghese che ha toccato un nuovo massimo a 1263,95 pb, risentendo probabilmente del declassamento sotto investment grade.
L’agenzia S&P ha ridotto il rating del fondo salva stati Efsf da AAA ad AA+.
Il direttore del fondo Regling, come riportato da Wsj, ha dichiarato che l’Efsf ha sufficienti capitali per rispettare gli attuali ed i potenziali futuri programmi di finanziamento fino a che l’Esm diventerà operativo a luglio.
Il membro della Bce, Nowotny, in un’intervista a Wsj, ha dichiarato che l’Esm non ha necessariamente bisogno della AAA. Allo stesso tempo ha aggiunto che la Bce non ha alcun piano di tagli di tassi in futuro in quanto attenderà di verificare gli effetti delle misure di liquidità. La Bce inoltre, secondo Nowotny, per ora ha necessità di acquistare bond, ma sta guardando a misure alternative.
La Bce ha comunicato che la scorsa settimana sono stati acquistati bond per 3,766 Mld€ e che oggi drenerà 217 Mld€. I depositi ieri sono saliti a 501 Mld€ da 493 del giorno prima.
Gli operatori continuano a seguire gli sviluppi in area Euro ed in particolare la vicenda greca, in attesa domani della ripresa dei colloqui con gli investitori privati per lo swap sul debito, mentre esponenti del Fmi, commissione europea e Bce arriveranno oggi ad Atene.
Ieri è stato comunicato che l’incontro a Roma tra Monti Merkel e Sarkozy è stato rimandato a febbraio. Il presidente francese potrebbe annunciare a fine mese misure aggiuntive.
Alla fine della riunione Monti Van Rompuy, il presidente del consiglio europeo ha dichiarato che il fiscal compact dovrebbe essere approvato entro fine mese e firmato entro marzo, mentre entrerà in vigore a luglio 2012.
Il primo ministro Monti in un’intervista a Ft ha chiesto alla Germania ed agli altri paesi creditori di fare di più per ridurre il costo di finanziamento dell’Italia.
Il presidente della Bce Draghi in un’audizione alla commissione economica e finanziaria dell’Europarlamento, ha dichiarato che l’attuale situazione è gravissima, auspicando che dopo le misure di consolidamento dei bilanci adottate dai governi, ora si punti a riforme strutturali per aumentare la competitività e rafforzare la crescita.
In merito alle agenzie di rating Draghi afferma che il loro potere dovrebbe essere limitato, aggiungendo che sarebbe auspicabile una maggiore concorrenza nel settore.
Oggi sono attese emissioni di titoli a breve termine in Spagna, Grecia e Belgio per circa 9 Mld€, oltre all’emissione del fondo Efsf fino a 1,5 Mld€ di titoli a 6 mesi.
Ieri giornata d chiusura dei mercati Usa.
Questa mattina l’impatto maggiore arriva dai mercati emergenti caratterizzati da un marcato recupero dei listini azionari, in particolare quelli cinesi. Due le ragioni principali: 1) la doppia lettura data dagli operatori al Pil cinese del quarto trimestre (+8,9% a/a), migliore delle attese ma comunque segnalante un rallentamento che aumenta le attese di manovre espansive con l’inizio del nuovo anno lunare, in vista del quale la prossima settimana sarà interamente festiva in Cina; 2) l’introduzione di misure che da un lato stimolano l’investimento azionario dei fondi pensione domestici e dall’altro aumentano il numero di operatori stranieri autorizzati ad operare sui mercati azionari domestici.
Dati migliori delle attese anche in Brasile, con l’indicatore dell’attività economica di novembre migliore delle attese.
Valute: euro in apprezzamento verso dollaro durante la notte dopo il dato sul Pil cinese risultato migliore delle attese. Il dato ha evidenziato il quarto trimestre consecutivo in rallentamento con una crescita tendenziale inferiore al 9% per la prima volta dal secondo trimestre del 2009. Il cross dopo aver rotto la resistenza a quota 1,27 potrebbe spingersi fin sopra 1,28 qualora il clima positivo sui mercati visto nella giornata di ieri dovesse proseguire. La questione greca potrebbe, però, risultare nei prossimi giorni il principale fattore destabilizzante. Supporto principale a 1,2620/50.
Euro in lieve apprezzamento anche verso yen sulla scia del forte rialzo delle borse asiatiche.
Da segnalare il proseguimento della fase di deprezzamento dell’euro verso dollaro australiano che ha spinto il cross eur/aud a segnare nuovi minimi storici.
Materie Prime: ieri contrattazioni sulle commodity sospese per via della chiusura dei mercati americani, con il Brent leggermente positivo sulla piazza londinese (+0,6%).
In mattinata i dati sul Pil e sulla produzione cinese spingono al rialzo l’oro (intorno ai 1.660$/oncia), mentre il Wti torna sopra quota 100$/barile; a tal proposito l’Arabia Saudita ha dichiarato che avrebbe intenzione di stabilizzare il prezzo del greggio a quota 100$ per tutto il 2012. Prosegue il calo del gas naturale grazie alle temperature miti in Usa.
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