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Euro/dollaro: speculazioni a favore della moneta unica ai massimi del 2010

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Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva, a fronte di un calo dei listini azionari. Gli spread sui titoli periferici si sono ristretti, mentre sul monetario non ci sono state grosse variazione dei tassi Eonia swap ed Euribor tre mesi.

Indicazioni positive sono arrivate dall’indice Ifo di settembre, ai massimi da metà 2007, con la componente aspettative in calo a causa verosimilmente del recupero della valuta unica. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Handelsblatt, che cita una fonte anonima, la Bce ha considerato la possibilità di attivare il fondo di salvataggio dei paesi dell’area Euro per sostenere l’Irlanda.

L’Irlanda in settimana renderà noti i costi di salvataggio della Anglo Irish Bank per cercare così di tranquillizzare gli investitori sulla necessità di altri finanziamenti. In settimana sarà importante seguire le operazioni di rifinanziamento della Bce in vista delle scadenze dell’operazione a 12 e 3 mesi. Le operazioni in scadenza sono pari ad oltre 200 Mld€. A Bruxelles oggi è prevista la riunione dei ministri delle Finanze Ue sulla riforma del patto di stabilità. In Belgio è prevista per oggi l’asta sui titoli 2016, 2020 e 2041 per 1,8-2,5 Mld€, mentre in Italia è attesa l’asta sui Bot a 6 mesi per 3 Mld€ e sul Ctz 2012 per 9 Mld€. Il tesoro italiano ha inoltre annunciato che nel quarto trimestre è prevista l’emissione di nuovi Btp a 3 e 5 anni.

Negli Usa tassi di mercato in rialzo sulla scia della prosecuzione del rialzo dei listini azionari che ha interessato i principali settori tra cui anche quello tecnologico. Particolarmente marcati sono stati i recuperi di Apple (+6,2%) e Google (+7,6%). Gli operatori hanno ricevuto supporto anche dai favorevoli dati sugli ordinativi industriali di agosto.

L’elemento principale rimane l’attesa di forti iniezioni di liquidità in vista di un secondo round di easing quantitativo della Fed che potrebbe arrivare già nel corso del prossimo Fomc del 3 novembre. Bernanke ha lasciato intendere il suo favore verso manovre di stimolo all’economia nel suo discorso di venerdì sera alla Princeton University dichiarando che l’acquisto di Treasury e titoli delle agenzie ha aggiunto ulteriore stimolo all’economia.

Bernanke ha anche aggiunto che, sebbene i mercati finanziari abbiano ripreso a funzionare in buona parte normalmente, non si è ancora arrivati ad avere una ripresa economica sufficientemente vigorosa. Il tesoro Usa ha dichiarato che questa settimana fornirà i dettagli sul piano di dismissione della quota detenuta in AIG, dichiarando in via preliminare che la vendita della quota potrebbe iniziare nel corso del primo semestre 2011. In settimana saranno pubblicati alcuni importanti dati tra cui quelli relativi alla spesa per consumi oltre l’indice Ism manifatturiero. Inoltre sono attesi in emissione Treasury per 100Mld$, a partire oggi dal comparto biennale.

Valute: Euro in prossimità dell’importante resistenza ad 1,35, sulla scia della prosecuzione del rally azionario e dell’attesa del secondo round di easing quantitativo della Fed. Gli operatori speculativi hanno portato le posizioni a favore dell’euro vs dollaro ai massimi del 2010.

Confermiamo oggi la resistenza in area 1,35. Yen in lieve apprezzamento in mattinata, sia vs euro sia vs dollaro nonostante la chiusura in rialzo (+1,3%) della borsa nipponica. Stanotte, il governatore della BoJ, Shirakawa, ha dichiarato che l’istituto sta monitorando attentamente l’effetto che lo yen “forte” sta avendo sull’economia e che è pronta ad intraprendere ulteriori azioni di politica monetaria se necessario.

Secondo una fonte governativa, inoltre, il primo ministro Kan sarebbe pronto a lanciare un nuovo piano di stimolo da 4.600 miliardi di yen (55 Mld$), che verrà finanziato tramite fondi già esistenti. Per oggi confermiamo per il cross usd/jpy la resistenza a 86, ed il supporto a 84. Verso euro il cross si colloca poco al di sopra dei 113. Resistenza in area 114.

Materie Prime: chiusura di settimana positiva per le principali commodity, con tutti gli indici GSCI settoriali che hanno chiuso in rialzo, guidati dai settori agricolo (+3,2%) ed energetico (+1,1%). Il mais (+4,5%), migliore commodity del giorno, ha toccato i livelli massimi da ottobre del 2008 a causa di ritardi nell’inizio del raccolto statunitense. Tra gli energetici, si conferma l’andamento dicotomico tra petrolio (+1,7%) e gas naturale (-3,4%). Tra i preziosi, l’oro (+0,1%) ha toccato nella giornata di venerdì i 1300$/oncia, mentre continua la “sovra performance” dell’argento (+0,9%) che ha raggiunto i livelli massimi degli ultimi 30 anni.

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