Gli stessi meccanismi e gli stessi i timori che stanno massacrando il mercato azionario, stanno invece pompando nuova linfa all’euro.
La moneta europea questa mattina è ai massimi da sette settimane sul dollaro. Viene infatti scambiata sopra quota 1,0350. Un euro vale 1936,26 lire. In tre giorni si è apprezzato del 3,5% sul biglietto verde, spinto anche dalle buone prospettive di crescita di Eurolandia.
Euro in rialzo anche sullo yen giapponese, trattato a 106,88, che è il livello più alto da sei settimane, contro i 105,88 della quotazione indicativa di ieri. Stabile poco sopra quota 103 il cambio dollaro yen.
E mentre i mercati guardano con timore alla sia pur lontana riunione della Fomc, Federal opean market committee della Federal Reserve americana, prevista per febbraio, attenzione c’è anche per la Bce.
Oggi è infatti prevista una riunione dei banchieri centrali europei a Francoforte, la prima del nuovo anno. Si tratta di far rientrare la liquidità in eccesso prodotta prima della fine del ’99 per prevenire eventuali rischi collegati al millennium bug, ma anche di un’occasione per confrontarsi sull’andamento dei mercati e dei tassi. Salvo sorprese, il ritocco del costo del denaro non è previsto prima della primavera.