Milano – I problemi dei debiti sovrani, in particolare la forte speculazione che sta prendendo di mira i bond italiani, sta mettendo a dura prova l’euro, che oggi è sceso per la prima volta in assoluto sotto quota 1,10 nei confronti del franco svizzero.
La moneta elvetica è nota per essere una valuta rifugio, la cui appetibilità cresce in casi di avversione al rischio.
In giornata, l’euro – che invece tende a beneficiare di quelle situazioni in cui c’è propensione al rischio – è arrivato a scivolare dell’1,6% contro il franco svizzero, crollando fino a 1,09877. Ad alimentare il sell off sulla valuta europea è stato il tonfo dei titoli di stato italiani a dieci anni, che è andato di pari passo con il balzo dei rendimenti; questi ultimi hanno superato la soglia del 6%, attestandosi al massimo assoluto.
L’avversione al rischio è dimostrata oggi anche dal trend dei prezzi dell’oro, che ha toccato un nuovo massimo assoluto, balzando oltre quota $1.633 l’oncia. Tornando intanto al franco svizzero, secondo gli analisti intervistati da Reuters, la moneta toccherà nuovi record. Altre valute che beneficeranno di questa permanente incertezza sul futuro dell’euro saranno lo yen e, in misura minore, il dollaro. Detto questo, secondo Sebastien Galy, strategist del mercato valutario presso Société Générale, l’euro dovrebbe rimanere nei confronti del dollaro almeno attorno a quota $1,40.
Dice la sua anche Chris Walker, strategist del mercato valutario presso Ubs. “Gli investitori rimangono cauti e stanno diventando sempre più preoccupati per i recenti dati che indicano un rallentamento dell’economia e che arrivano da tutto il mondo. I mercati dei bond dei periferici in Europa sono sotto pressione e in questo contesto le valute legate al rischio tendono a soffrire”. Come, per appunto, l’euro.