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Euro ai minimi: interessi BTP tornano sopra il 7%

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Roma – E’ incredibile la pletora di market mover a cui gli operatori devono assistere da ieri: mentre i titoli Unicredit sono nuovamente tartassati dalle vendite dopo le notizie di ieri circa l’aumento di capitale a un prezzo scontato del 43%, le azioni Deutsche Bank cedono il 5% sui rumor di possibili problemi di liquidita’ dell’istituto tedesco.

I titoli Unicredit sono stati sospesi dalle contrattazioni per eccesso di ribasso a -7,9% a meta’ mattinata, ma negli ultimi minuti sono tornati a scambiare a Piazza Affari.

Nel frattempo l’euro scambia ai minimi di 15 mesi (da settembre 2010) di $1,2850 e i rendimenti dei BTP decennali hanno superato la soglia di pericolo del 7%. Lo spread tra gli interessi pagati sui titoli di stato italiani a dieci anni e gli omologhi tedeschi ha raggiunto quota 510 punti base. In Italia il tasso di disoccupazione ha toccato quota 8,6% in novembre.

Il rendimento a dieci anni del Belgio ha superato intanto il 4,5%, ai massimi delle ultime tre settiamane e tutto il resto dei debiti sovrani europei sono sotto pressione. Tutto cio’ in attesa dell’asta di titoli di stato francesi per 8 miliardi.

Gli asset piu’ rischiosi sono soggetti a vendite indiscrimate. Le materie prime si spingono in rialzo, invece, con l’oro che e’ tornato a muoversi in area $1.615 l’oncia. Il petrolio vale $102,50, sostenuto dalle tensioni in Iran, e il rame si sta avvicinando a quota $340.

Finora i Treasuries Usa scambiano sostanzialmente in linea con i bund tedeschi. Non hanno l’effetto sperato dagli investitori le nuove voci circa un intervento della Bce sul secondario a sostegno del debito italiano e volto a placare le tensioni.