Economia

Euro, 172 economisti scrivono a Merkel: ti sbagli di grosso

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New York – “Miei cari compatrioti, le decisioni che la Cancelliera si e’ trovata costretta a prendere al Summit dei paesi dell’Unione Europea sono sbagliate”. Cosi’ inizia una lettera aperta inviata al capo di governo da un gruppo di influenti economisti tedeschi.

Gli analisti, molto noti in patria tra cui il numero uno dell’influente think tank Ifo Hans-Werner Sinn, sostengono che la Cancelliera tedesca abbia intrapreso una strada piena di pericoli verso una unione bancaria.

Gli accordi stretti in linea teorica allo scorso vertice di Bruxelles dai leader dell’Unione Europea prevedono che le risorse dei due fondi salva stati del MES (Meccanismo Europeo di Stabilita’) e dell’EFSF (European Financial Stability Facility) vengano utilizzate per aiutare direttamente le banche – piuttosto che passando dai governi. Sono stati immediatamente accolti come un importante passo in avanti verso l’unione bancaria e fiscale dell’Eurozona.

Con questa misura, le banche spagnole, che hanno trascinato sull’orlo del baratro la quarta potenza economica del blocco a 17, potranno usufruire anche di 100 miliardi di euro di finanziamenti.

Ma nella lettera, pubblicata dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, gli economisti dicono chiaro e tondo che Merkel ha torto. “I debiti delle banche sono tre volte piu’ alti dei debiti dei governi. I contribuenti, i pensionati e i piccoli risparmiatori dei paesi dai bilanci piu’ solidi d’Europa non devono pagare per i passivi e gli errori commessi dagli istituti di credito, in particolare non per le perdite gigantesche che verranno provocate con ogni probabilita’ dalle bolle economiche inflazionistiche dei paesi del sud d’Europa”.

Gli analisti tedeschi si dicono inoltre “molto preoccupati” per il passo successivo che sembra verra’ compiuto verso l’unione bancaria – che prevede la condivisione delle passivita’ e del debito delle banche del sistema euro.