Roma – In attesa del meeting della Bce che si svolgerà la prossima settimana, l’Euribor a tre mesi è balzato al massimo degli ultimi 21 mesi: una indicazione che, presa in considerazione insieme al dato sull’inflazione dell’Eurozona pubblicato nella giornata di ieri, porta a scommettere sempre di più sulla decisione di Jean Claude Trichet di alzare i tassi di rifinanziamento di 25 punti base nella riunione del prossimo 7 aprile.
Secondo Bloomberg, a salire è stato anche l’euribor a 12 mesi, che ora viaggia sopra la soglia del 2%. Il dubbio però non è affatto dissipato, soprattutto in un momento in cui i problemi europei, invece di essere risolti, continuano ad accumularsi, soprattutto sul fronte dei conti pubblici e delle banche.
In Spagna, per esempio, l’euribor è il tasso base su cui si calcolano i tassi sui mutui; di conseguenza, più alto è l’euribor a dodici mesi, più alti saranno i tassi che bisognerà pagare sui mutui contratti; e in un paese dove il tasso di disoccupazione è decisamente elevato e il mercato immobiliare fa ancora fatica a riprendersi dalla crisi, questo incremento dei tassi non è certo una buona notizia.
Esattamente, prendendo i dati dal The Guardian: tra i trentenni, uno su cinque è disoccupato e in cerca della prima occupazione; il 64% di chi ha un’età compresa tra i 16 e i 19 anni, è disoccupata; il 43% dei giovani, nel complesso, non ha un lavoro. Questi dati sono superiori rispetto a quelli delle economie dell’Egitto e della Tunisia. Tanto che già si paragona la Spagna a questi paesi.