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ESPLODE LO SHUTTLE, MORTI I SETTE ASTRONAUTI

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La navicella spaziale ‘Columbia’ si e’ disintegrata sul Texas mentre, con sette astronauti a bordo, stava rientrando a Terra dopo una missione di due settimane nello spazio.

La Nasa, l’ente spaziale americano, ha annunciato di avere perso i contatti alle 15 ora italiana (le 8 del mattino ora locale). Avrebbe dovuto atterrare circa un quarto d’ora piu’ tardi e fino a quel momento non erano stati segnalati problemi.

Per i sei americani e l’israeliano a bordo, non sembrano esserci speranze. In condizioni simili e’ escluso che qualcuno di loro possa avere lasciato l’abitacolo.

Come la tragedia del Challenger di 17 anni fa, anche questo incidente e’ stato vissuto dall’America in diretta televisiva. La Cnn e le altre emittenti hanno mandato in onda le immagini della scia bianca dello shuttle che, mentre sorvolava il Texas, a un certo punto si e’ divisa in vari filoni, come a indicare che il veicolo si era spezzato in piu’ parti.

Il presidente George W. Bush, informato dell’accaduto mentre si trovava nella residenza di Camp David, ha deciso di rientrare immediatamente alla Casa Bianca.

L’incidente e’ avvenuto mentre il veicolo si trovava a 63 chilometri dalla Terra e stava viaggiando a una velocita’ di 20 mila chilometri orari.

Al momento si esclude che la sciagura possa essere stata provocata da un atto di sabotaggio o di terrorismo. Secondo l’astronauta italiano Umberto Guidoni, potrebbe esserci stato un errore nell’angolo di rientro nell’atmosfera.