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Esiste un’altra CIA ed e’ privata

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Dalla sua dimora di San Diego Duane Clarridge, ex agente della CIA con 30 anni di serivizo alle spalle cacciato per falsa testimonianza in merito al suo coinvolgimento nello scandalo Iran-Contras e nel golpe cileno per far cadere Salvador Allende, gestisce un’agenzia di spionaggio privata, alternativa alla CIA.

Clarridge, la cui storia e’ sicuramente di quelle da raccontare ai nipotini, sostiene che i servizi segreti americani non sanno quello che sta succedendo davvero in Afghanistan. Secondo il New York Times il suo obiettivo e’ dimostrare l’inaffidabilita’ del presidente afghano Hamid Karzai. Per farlo si sarebbe spinto oltre ogni limite. Sembra che abbia persino escogitato un piano per entrare in possesso dei peli della sua barba e sottoporli a un test del DNA e dimostrarne la sua tossicodipendenza. Il piano sarebbe stato abbandonato dopo la notizia secondo cui l’amministrazione Obama aveva deciso di sostenere ufficialmente il governo di Karzai.

I suoi metodi poco consoni hanno portato l’ambasciatore americano a Roma, Richard Gardner, a definirlo “fuori controllo” (“out of control”), mentre non mancano anche i suoi “fan” all’interno della CiA: c’e’ qualche veterano dell’agenzia che lo reputa un uomo “straordinario”. Non a torto, per certi versi. Clarridge e’ infatti sicuramente un uomo fuori dall’ordinario.

Repubblicano del New Hampshire, nel 1981 era diventato capo della divisione della CIA per il Sud America e cinque anni dopo aveva contribuito alla fondazione del Centro antiterrorismo dell’agenzia. Tra i piu’ agguerriti sostenitori degli interventi militari del suo paese, ha preso parte a molte delle operazioni piu’ discusse condotte dai servizi segreti americani. Su tutte, quella “terroristica” del 1973 che porto’ al golpe contro l’allora presidente cileno Salvador Allende.

L’uomo e’ stato coinvolto anche nello scandalo Iran-Contras del 1985, quello che – se lo ricorderanno alcuni – fece venire alla luce i traffici illegali di armi dagli Stati Uniti all’Iran e i cui proventi servirono per finanziare l’opposizione violenta dei Contras al governo del Nicaragua. Clarridge fu condannato per aver mentito sul suo coinvolgimento davanti al Senato americano, ma fu graziato l’anno successivo dall’allora presidente George W. Bush. A quel punto fu costretto ad abbandonare la sua amata CIA.