Società

Eni: Scaroni, “siamo in emergenza ma andiamo avanti”

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La produzione dell’Eni in Libia e’ piu’ che dimezzata, “siamo in emergenza” ma “andiamo avanti”. Lo ha spiegato l’amministratore delegato Paolo Scaroni al termine di un’audizione al Copasir sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici nazionali.

“In Libia – ha detto – normalmente produciamo 280mila barili di olio equivalente al giorno, molto di questo e’ gas, e oggi siamo a circa 120mila barili”. “Assicuriamo le forniture per il mercato domestico libico – ha proseguito – dove il gas e’ utilizzato essenzialmente per la produzione di elettricita’. Abbiamo i campi onshore, in particolare quello di Wafa, che funzionano e abbiamo ancora 34 espatriati che sono ancora li’ per loro scelta. Siamo in situazione di emergenza ma le cose vanno avanti”. Per quanto riguarda la fermata dei flussi verso l’Italia, Scaroni ha spiegato:

“Una delle ragioni per la messa in sicurezza dei campi era che i dipendenti libici sono tornati a casa. Senza di loro non possiamo rimettere in funzione i campi ed e’ difficile immaginare quando si possa tornare alla normalita’”.

“Il problema delle forniture di gas per l’Italia e’ un problema che non si pone’. Cosi’ ha sottolineato a margine dell’audizione al Copasir, aggiungendo: ‘Siamo in una situazione di emergenza, ma le cose vanno avanti. E “se la situazione politica internazionale si tranquillizzasse, il prezzo del petrolio scenderebbe sotto i 100 dlr al barile”.