Gli investitori di Eni sono in fibrillazione, in attesa dei conti del primo trimestre 2002.
Dopo il profit warning di TotalFinaElf, che ha annunciato un calo del 40% anno su anno dell’utile netto del primo trimestre 2002, anche dalla società del cane a sei zampe analisti e operatori si aspettano un passo indietro nell’utile operativo, ma inferiore rispetto alle altre società del comprato europeo.
Oggi Morgan Stanley ha confermato il giudizio d’acquisto sul titolo: Secondo la banca d’affari “Eni dovrebbe registrare un calo dell’utile operativo del 25%, inferiore a quello dei competitor, grazie al continuo programma di taglio dei costi, alla crescita dei volumi nell’upstream (la capacità estrattiva) da noi stimata al 6,3% e alla stabilità degli utili nel business del gas naturale”.
A Piazza Affari il titolo è in rialzo anche grazie all’aumento del prezzo del petrolio legato agli attentati di martedì notte in Pakistan e Israele.
Contrastati gli altri titoli energetici. Enel e Snam Rete Gas sono deboli, mentre le azioni ordinarie e risparmio Saipem rimangono sospese in attesa di un comunicato. Molto èprobabilmente verrà annunciata la cessione della controllata di Bouygues, Bouygues Offshore, alla controllata di Eni.
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