Eni è tra i titoli petroliferi preferiti di Ubs Warburg a livello europeo.
La banca d’affari ha confermato il rating “Buy”, cioè comprare, con target price a €19.
Il titolo ha dunque ampi spazi di apprezzamento, secondo gli analisti di Ubs, ma oggi è cedente.
All’indomani della buona performance della vigilia, negli investitori è evidentemente scattata la voglia di trarre profitto dal recente rialzo.
Tra l’altro le quotazioni odierne del Brent, greggio europeo di riferimento, sono in ribasso di oltre due punti percentuali dopo aver visto un rialzo, ieri, di circa otto punti.
A spingere al ribasso il Brent, oltre alle prese di profitto, c’è anche l’annuncio dell’American Petroleum Institute, secondo cui la scorsa settimana le scorte Usa sono cresciute quattro volte di più delle attese, al livello più alto dall’aprile 2001.
Sul prezzo del petrolio è intervenuto anche il presidente dell’Eni, Gian Maria
Gros-Pietro, che nel corso di una intervista radiofonica ha detto che “il prezzo attuale del petrolio e’ gia’ eccessivamente alto rispetto all’equilibrio industriale tra domanda ed offerta. Una tensione che facesse salire ulteriormente il prezzo per un periodo non brevissimo non farebbe altro che accelerare la
transizione verso fonti di energia alternative: sia gli idrocarburi cosiddetti non convenzionali sia fonti diverse dagli idrocarburi”.
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