Eni ha lanciato un’opa su Italgas.
Secondo il comunicato ufficiale il Cda di Eni ha deliberato il lancio di un’Offerta Pubblica di Acquisto volontaria sul totale delle azioni ordinarie di Italgas non possedute.
Eni detiene oggi il 44% circa del capitale sociale di Italgas.
“Ricorrendo le condizioni”, Eni chiederà la cancellazione della società dal Mercato Telematico Azionario. L’offerta non riguarda le azioni della controllata Acque Potabili.
Eni offrirà un prezzo unitario di 13 euro per azione, interamente per cassa.
Il controvalore massimo complessivo dell’Offerta, in caso di adesione totalitaria, sarà di circa 2,5 miliardi. Il periodo di adesione avrà prevedibilmente inizio a partire dalla metà del prossimo mese di dicembre.
Il prezzo offerto, continua il comunicato dell’Eni, rappresenta un premio del 25,7% rispetto alla media ponderata dell’ultimo mese e del 19,1% rispetto al prezzo ufficiale del giorno di borsa aperta antecedente quello dell’annuncio dell’Offerta.
L’offerta è subordinata all’autorizzazione da parte delle autorità competenti.
L’operazione, secondo l’Eni, si inquadra nella strategia di razionalizzazione e di sviluppo nel settore del gas naturale, anche in campo internazionale.
Per il finanziamento dell’offerta il gruppo energetico farà ricorso a proprie disponibilità su linee di credito già accordate da istituzioni finanziarie.
Goldman Sachs e Banca IMI assistono Eni in qualità di consulenti finanziari. Banca IMI agirà anche in qualità di intermediario incaricato del coordinamento e della raccolta delle adesioni. Consulenti legali per l’operazione sono gli Studi Libonati-Jaeger e Sullivan & Cromwell.
A Piazza Affari, il titolo Italgas era rimasto sospeso nell’after hours in attesa di comunicazioni.
Sul mercato circolavano da giorni vari rumors, gia’ anticipati da Wall Street Italia supportati poi anche da indiscrezioni apparse sulla stampa.
Il filo conduttore – secondo le voci – era sempre stato appunto che l’Eni volesse valorizzare al massimo Italgas prendendo anche in considerazione l’ipotesi di un delisting.
In questo scenario i singoli asset potrebbero prendere strade diverse e la rete di distribuzione potrebbe finire a Snam Rete Gas (-1,3%), gia’ coinvolta a inizio ottobre dalle indiscrezioni relative alla fusione con Terna, la rete di distribuzione di Enel (+1,5%). L’Eni, interpellato, non aveva mai commentato le voci di mercato.
Stasera la conferma ufficiale di tutte le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi.
Fino al momento della sospensione le azioni della societa’ guidata da Alberto Meomartini si presentavano in progresso a Piazza Affari del 4,43% a 11,28 euro, con volumi sostenuti. Erano stati scambiati oltre 2,5 milioni di titoli contro una media degli ultimi trenta giorni pari a 1,9 milioni.
A spingere il titolo Italgas, che dall’11 di ottobre ha guadagnato circa il 7,5%, erano state in mattinata le voci di un interesse da parte di Roberto Colanninno. Interesse smentito da parte dell’imprenditore mantovano gia’ la settimana scorsa, a cui si sono aggiunte le dichiarazioni dell’a.d. dell’Eni, Vittorio Mincato.