ENI segna un leggero rialzo, proseguendo la strada intrapresa alla vigilia.
Il mercato crede a quanto scrive la stampa portoghese, e cioè che ENI voglia uscire in Galpenergia. La compagnia italiana sarebbe intenzionata a vendere il 33,3% della sua quota perchè non piu’ strategica. Il ‘cane a sei zampe’ pagò l’ingresso nella holding energetica iberica €962,6 milioni nel 2000.
Comunque il titolo approfitta anche della crescita del prezzo del petrolio.
Dopo un inizio di mattina piuttosto debole il future ad aprile sul Brent, greggio di riferimento europeo, sale sul mercato londinese dell’1,56% a $20,17 al barile.
La spinta viene dalle ricoperture e dal fatto che gli stock americani a sorpresa sono diminuiti nella settimana terminata il 15 febbraio.
Resta comunque la prudenza nelle mani degli investitori anche in considerazione di quanto deciderà o non deciderà il governo russo, al quale l’Opec ha chiesto di tagliare la produzione di petrolio per permettere ai prezzi di risollevarsi.
Questa mattina il ministro del petrolio degli Emirati Arabi Uniti, Obeid bin Seif al-Nasseri, ha detto che i livelli di produzione di petrolio stabiliti dall’Opec rimarranno probabilmente invariati nel 2002, a meno che non intervengano significativi cambiamenti politici o nei fondamentali.
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