(Teleborsa) – Superato il rischio di aumenti del prezzo delle energia, con l’adozione di misure per l’assegnazione di quote di emissione di CO2, a titolo gratuito, per gli operatori energetici e industriali con impianti entrati in funzione dopo aprile 2009. Il decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, Claudio Scajola, permette di soddisfare le richieste di assegnazione senza aggravi né per i consumatori né per la finanza pubblica. Lo si legge in una nota del Ministero per lo sviluppo economico. “Con questa misura – ha commentato Scajola – abbiamo ripristinato condizioni di concorrenzialità per le imprese, nel pieno rispetto degli obblighi comunitari in materia di emissioni. Anche le nuove imprese potranno disporre dei necessari diritti di emissione, avendo inoltre garantita la compensazione degli oneri per acquistarli: è stato così possibile evitare rincari dei prezzi dell’energia elettrica, con aumenti nelle bollette dei consumatori, famiglie e imprese”. La dotazione di quote di CO2 previste dal Piano Nazionale di Assegnazione per il periodo 2008-2012 prevedeva una riserva per i nuovi entranti pari a 21,7 milioni di tonnellate di CO2, non sufficiente a soddisfare le nuove richieste di oltre 500 imprese di diversi settori industriali oltre che di produttori di energia elettrica.
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