(Teleborsa) – 525 imprese sottoposte a controllo, 113 accertamenti in corso,15 procedimenti già conclusi di cui cinque con prescrizioni ad operatori che hanno violato il divieto di traslazione sui prezzi praticati ai sensi della Robin Hood Tax. E’ questo il bilancio 2010 dell’attività di vigilanza dell’Autorità per l’energia[1], svolta in collaborazione con il Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza sul divieto di traslazione sui prezzi al consumo dell’addizionale Ires, la cosiddetta ‘Robin Tax’. Le imprese sottoposte a verifiche sono state 525 e per 85 di queste è emersa una variazione positiva del ‘margine di contribuzione semestrale’, potenzialmente riconducibile ai maggiori prezzi praticati, facendo così scattare ulteriori approfondimenti, come previsto dall’Autorità in materia di vigilanza sulla Robin Tax. Per 32 delle 525 imprese sono stati già avviati procedimenti individuali focalizzati, in particolare, sugli operatori che non avevano fornito adeguate risposte alle richieste di motivazione circa la variazione positiva del margine. Dei 32 procedimenti individuali aperti, 15 si sono già conclusi: in 10 casi è stata esclusa la traslazione del maggior onere di imposta; per altre cinque imprese, di medie e piccole dimensioni, è stato accertato un aumento ingiustificato dei prezzi, in violazione alla Robin Tax che fa esplicito divieto di trasferire il maggior onere dell’imposta sui prezzi praticati. A questi ultimi l’Autorità ha ordinato di intraprendere “misure idonee per eliminare gli effetti prodotti dalla violazione del divieto di traslazione”, con l’obbligo di comunicare un piano per l’adempimento alle prescrizioni. I piani con l’indicazione delle misure che le società intendono intraprendere, dovranno essere presentati entro 30 giorni dalla notifica dell’obbligo; le misure idonee ad eliminare gli effetti prodotti dalle violazioni dovranno essere adottate entro sei mesi. Infine entro nove mesi dovranno essere presentate relazioni finali con le prove documentali che certifichino il rispetto dei tempi e degli obiettivi previsti dai piani. Le istruttorie nei confronti delle altre 17 imprese, sulle quali sono stati avviati procedimenti individuali, sono in fase di ultimazione. Per altri 28 operatori che hanno fornito una documentazione incompleta è stata disposta l’intimazione ad adempiere agli obblighi informativi (previsti dalla deliberazione VIS 109/08); per quattro di questi operatori sono stati avviati procedimenti istruttori per l’irrogazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dalla legge. Le attività di verifica dell’Autorità sono state svolte in collaborazione con il Comando Unità Speciali della Guardia di Finanza, sia nella fase di impostazione della vigilanza sia in quella di attuazione e controllo, prevedendo anche ispezioni presso le aziende dei settori interessati.
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