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Energetici e agricoli guidano il rialzo delle materie prime

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro continuano le incertezze legate alla soluzione della crisi con gli investitori che continuano a preferire investire in paesi considerati più solidi come dimostrato dai rendimenti dei titoli a due anni di Germania, Danimarca, Olanda e Finlandia scesi sotto lo zero. La Germania ieri ha emesso titoli a due anni con rendimenti negativi e con una domanda superiore all’offerta (oltre 8Mld€ a fronte di un’offerta fino a 5Mld€). I listini azionari hanno però chiuso la sessione in positivo sulla scia di Wall Street.

Il Fmi ha dichiarato che nel caso della Bce “è possibile un’ulteriore limatura del tasso di riferimento”. La Bce dovrebbe prendere in esame ulteriori misure non convenzionali (ad es. il quantitative easing)”. Allo stesso tempo ha richiamato la necessità di raggiungere un’unione bancaria e fiscale. Sulla crescita si è focalizzato invece sulla necessità di implementare misure strutturali.

Intanto la Merkel, in un’intervista pubblicata sul sito della Cdu, ha dichiarato di non essere certa che il progetto europeo funzionerà bene, ma si è detta ottimista, ribadendo che non ci potrà essere solidarietà verso i paesi in difficoltà senza un rafforzamento dei controlli.

In Grecia i partiti della maggioranza stanno discutendo dell’implementazione del piano di taglio della spesa da 11,5 Mld€ per i prossimi due anni, la decisione finale sui dettagli è stata rimandata alla prossima settimana. La decisione dovrebbe però giungere prima della vista della Troika il prossimo 24 luglio.

Oggi è atteso il voto del parlamento tedesco sul piano di aiuti alle banche spagnole, mentre in Italia è atteso il via libera del Parlamento all’Esm e Fiscal Compact.

In Spagna e Francia si terranno aste sul medio e lungo termino fino a 3 Mld€ e 10,5 Mld€ rispettivamente.

Negli Usa listini azionari in recupero trainati soprattutto dal comparto tecnologico, grazie al favorevole accoglimento della trimestrale di Intel che ha chiuso con un guadagno di oltre il 3%, risultando il titolo migliore del Dow Jones.

In realtà gli operatori nell’after hour di martedì sera avevano reagito in senso opposto dando più peso alla revisione peggiorativa dell’outlook sull’anno, a causa dell’attesa di una debole domanda di computer in Usa ed Europa. Nella sessione ordinaria di ieri il focus è stato invece sui dati trimestrali migliori delle attese.

A supportare l’umore degli operatori anche altri due fattori: il miglioramento della percezione del contesto macro (i dati sull’apertura di nuovi cantieri di giugno è arrivato ai massimi dal 2008) e dall’altro le dichiarazioni di Bernanke alla camera (“la Fed ha ancora spazio per l’acquisto di bond”). Nell’after hour è stata ben accolta la trimestrale di Ibm che ha recuperato oltre il 2%.

Oggi il focus potrebbe essere ancora sui dati del comparto immobiliare mentre sul fronte trimestrali questa sera sono attese tra le altre quelle di Microsoft, Google e di AMD, quest’ultima uno dei principali concorrenti di Intel.

Valute: andamento dicotomico per la moneta unica. Dopo una partenza al ribasso che ha portato il cross euro/dollaro a ritracciare fino ad area 1,22, nel pomeriggio invece, complice l’intonazione positiva di Wall Street, la moneta unica ha recuperato le perdite e si è riportata sopra 1,225. Questa mattina l’euro scambia a ridosso della resistenza di 1,232. Il supporto si colloca a 1,225.

Leggero apprezzamento per lo yen vs euro e vs dollaro in scia alla chiusura positiva della borsa giapponese, trainata dai tecnologici, dopo le trimestrali migliori delle attese dei colossi Intel e Ibm. I livelli di supporto e resistenza sono rispettivamente vs euro, a 96,4 e 97, vs dollaro 78 e 79,2. Da segnalare anche il record del cross euro/dollaro australiano a 1,18 sceso ai minimi storici.

Materie Prime: giornata all’insegna dei rialzi per le principali materie prime con tutte le componenti dell’indice S&P GSCI che hanno chiuso in positivo, ad eccezione di oro e argento. A guidare i rialzi sono nuovamente i settori energetici ed agricoli. Settima seduta consecutiva in rialzo per il petrolio, con il Brent che si è riportato sopra i 105 $/b, favorito da un calo delle scorte Usa. Forte rialzo anche per il gas naturale (+6,3%) su attese di un calo delle scorte. Tra gli agricoli da segnalare i nuovi massimi storici della soia mentre rimane stazionario il prezzo dell’olio di palma.

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